Quello del GP degli Stati Uniti d'America in Texas sarà un evento storico per la Ferrari. Per la prima volta dopo 46 anni, quando in occasione del GP d'Italia del 1976 decise di iscrivere alla corsa Niki Lauda, Clay Regazzoni e Carlos Reutemann (all’esordio con la Scuderia), la squadra del Cavallino ha deciso di portare ad Austin anche Robert Shwartzman. Pilota cresciuto all'interno della Ferrari Driver Academy e in questa stagione Test Driver della Scuderia.
Per Robert si tratta di un esordio in una sessione ufficiale di Formula1 e anche della sua prima esperienza al volante della F1-75. Il classe 1999 russo (che ha deciso per via della guerra di esibirsi sotto bandiera israeliana), guiderà nel corso delle FP1 prendendo il posto di Charles Leclerc, come prevede la nuova norma introdotta quest'anno nel regolamento che obbliga ogni squadra ad impiegare un pilota con non più di 2 GP all'attivo in almeno due occasioni di prove libere (utilizzerà il numero 39).
Leclerc tornerà al volante della sua monoposto durante le FP2. Avrà 30 minuti per prendere confidenza con la vettura e portare avanti il lavoro cominciato da Shwartzman in ottica weekend di gara. Negli ultimi 60 minuti delle FP2 seguirà le indicazioni Pirelli per il test collettivo che condurrà sui pneumatici 2023.
Rispondendo ad alcune domande rivoltegli dalla Scuderia Ferrari, Robert Shwartzman si è così presentato al pubblico della Formula1, pronto ad osservarlo alla guida della F1-75 durante le FP1 texane: "Mi sono appassionato alle corse da bambino. Quando mio padre si rese conto della mia passione per i motori mi fece provare un kart, avevo quattro anni. Fu amore a prima vista: cominciai a partecipare a qualche gara e all’età di sei anni ci siamo trasferiti in Italia per prendere parte alle competizioni di kart più importanti. L'Italia è diventato il mio paese all'età di nove anni: lì ho frequentato le scuole e ho continuato a gareggiare. Alla fine del 2017 sono entrato in contatto con la Ferrari e nel 2018 sono diventato un allievo della Ferrari Driver Academy. Con loro ho preso parte alle categorie di Formula 3, Formula 2 e alla fine della scorsa stagione sono stato nominato Test Driver della Scuderia".
"Il 2022 per me è stato un anno molto diverso dagli altri", ha proseguito il 23enne. "Fin dall’inizio il programma prevedeva che non avrei gareggiato in nessun campionato. Sono infatti stato arruolato a tempo pieno dalla Scuderia. Ho svolto molte aessioni al simulatore, e devo dire che sono molto orgoglioso di essere stato utile alla squadra in questa stagione. L’esperienza accumulata quest'anno mi ha permesso di imparare davvero tanto e credo mi abbia aiutato a diventare un pilota più completo. Debuttare in una sessione ufficiale di Formula 1 come pilota della Scuderia Ferrari è per me un grande onore. Sapere di essere il primo dopo così tanti anni rende tutto ancora più speciale. Ovviamente sono molto carico e anche estremamente curioso di guidare la F1-75. Potrò confrontare le sensazioni avute al simulatore con quelle della pista reale. Non vedo l'ora di calarmi nell'abitacolo", ha concluso.
Leggi anche: Ferrari, Leclerc verso la penalità ad Austin: il motivo
Leggi anche: Come funzionano le penalità in griglia? La FIA pubblica un chiarimento
Foto: Scuderia Ferrari