In queste ore sta facendo molto discutere lo sfogo di Max Verstappen via radio con il suo ingegnere Gianpiero Lambiase, avvenuto verso la metà del Gran Premio degli Stati Uniti, dopo un pit stop lento che ha fatto perdere all'olandese parecchi secondi. La causa dell'imprevisto? Una pistola difettosa che ha reso problematica la sostituzione della gomma anteriore sinistra.
Il team radio
"Bello. Bello cazzo", ha detto Verstappen mostrando in modo veemente la sua rabbia verso il box della Red Bull. L'ingengere italiano ha quindi risposto cercando di incoraggiarlo: "La strada è lunga". E Max ancora: "Non c’è bisogno che tu me lo dica". Al che anche Lambiase ha perso un po' la pazienza, facendo notare al pilota di star esagerando: "Max, ci troviamo in questa situazione insieme. Testa bassa, dai".
Max, emblema del vincente o bambino viziato?
Come dicevamo, le parole di Verstappen hanno scatenato parecchie polemiche. Da una parte c'è chi ritiene che l'olandese vada compreso, perché è l'emblema del pilota vincente, che vuole il successo a tutti i costi e in ogni situazione, anche se ha già messo in cassaforte il suo secondo titolo iridato. Dall'altra, invece, c'è chi ritiene che il talentuoso venticinquenne abbia mancato di buon senso e di riconoscenza verso una squadra che ha impiantato un intero progetto attorno alla sua figura, rendendolo due volte campione. Una squadra che, fondamentalmente, di errori ne commette pochissimi, ai box così nella fabbrica di Milton Keynes.
Qual è la verità non lo sappiamo, ci siamo fatti un'idea che non esporremo per non alimentare le polemiche, in un senso o nell'altro. Ci limitiamo a dire che, come spesso capita, probabilmente la giusta sintesi sta nel mezzo.
Le parole di Verstappen in merito alla vicenda
A margine della gara, Verstappen si è soffermato brevemente sulla vicenda, ma senza chiedere scusa a Lambiase né al resto del team. Di seguito le sue parole: "M sono passate per la testa un sacco di parolacce. Ero molto arrabbiato. Quando ho tolto il pit limiter, però, ho capito che bisognava tenere la testa bassa e provarci. Ma non è stato facile. Fortunatamente questa pista è fantastica per i sorpassi, non è come altre piste dove poi la tua gara è finita".
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