Delle penalità comminate dalla FIA alla Red Bull per aver superato la soglia del budget cap 2021 di 1,8 milioni di sterline, è quella riguardante la riduzione delle ore di sviluppo all’interno della galleria del vento a destare maggiore preoccupazione all’interno del team di Milton Keynes.
Subire una decurtazione del 10% sul tempo destinato allo studio aerodinamico della monoposto è considerata dalla squadra come una sanzione draconiana, soprattutto se, a dire di Helmut Marko, consulente Red Bull, si sarebbe oltrepassata la soglia del tetto alle spese per ragioni che esulano dallo sviluppo della monoposto.
“È chiaro che i costi di catering non siano stati destinati allo sviluppo della vettura. Abbiamo avuto anche una spesa di 1 milione di dollari per permettere ad un dipendente di potersi operare al cuore. È ovvio che non stesse ovviamente lavorando sullo sviluppo della vettura”, ha affermato il Dr. Marko a ‘Sky Deutschland’ contrariato dalla sanzione.
“Anche se la penalità è pesante, la consideriamo comunque al limite. Crediamo dunque di poter essere ancora competitivi nonostante la riduzione delle ore a noi imposta", ha affermato comunque mantenendo un certo ottimismo. "Rappresenta un enorme svantaggio, anche perché la nostra galleria è piuttosto vecchia, e non possiamo permetterci errori nello sviluppo. Ciò che andrà in galleria dovrà adattarsi alla pista. La squadra, però, è motivata a far bene”.
Ricordiamo che, avendo accettato il patteggiamento della FIA, la Red Bull non può appellarsi contro le sanzioni.
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Foto: Red Bull Racing