Ocon e Gasly si sono conosciuti nella stessa scuderia di kart agli albori delle rispettive carriere. E sin dai tempi dei kart se le danno di santa ragione, instaurando un rapporto che da un'acerba amicizia ha preso immediatamente le sembianze di feroce rivalità.
Il Team Principal Alpine li ha voluti alla sua corte per comporre un team, anzi un'équipe tutta francese, che promette scintille. A dirla tutta li ha scelti obtorto collo, data l'alonsata di mezza estate che ha sconvolto il mercato piloti, e con la variabile impazzita Piastri a rimescolare ulteriormente le carte in tavola.
L'americano con origini rumene si è assicurato quindi una buona probabilità di ritrovarsi con più di una gatta da pelare, nel corso della prossima stagione, ma spera che i due piloti abbiano finalmente trovato il modo di andare d'accordo. Situazione del tutto simile a quella che dovrà gestire Günther Steiner, che nel 2023 si ritroverà con Magnussen e Hulkenberg in casa. Haas e Alpine si contenderanno se non il titolo costruttori, perlomeno quello dedicato a chi ha la coppia di piloti più calda dell'intero paddock.
Quasi amici, parola di Szafnauer
A convincere Szafnauer, che come abbiamo visto non aveva chissà quante altre opzioni di qualità, sarebbe una presunta ritrovata serenità tra i due, che stando a reciproche dichiarazioni sarebbero pronti per instaurare di nuovo un buon rapporto.
We were just two little kids from Normandy with an impossible dream. Welcome to the Alpine family Pierrot, let’s make our team and our country proud 🇫🇷
On était juste deux gosses en Normandie avec un rêve qui semblait impossible.🇫🇷 Bienvenue dans l’équipe Pierrot. @AlpineF1Team pic.twitter.com/3hGFDDNjKY
— Esteban Ocon (@OconEsteban) October 8, 2022
Rapporto che a quanto si evince dal tweet di Ocon è pronto a tornare ai fasti (molto brevi) di un tempo. Il TP Alpine si augura che i suoi due galli abbiano davvero sepolto l'ascia di guerra.
"Spero che dicano la verità, e credo in loro: ho parlato con entrambi e mi hanno detto la stessa cosa. Ho parlato di più con Esteban, e credo che possa riallacciare un rapporto di amicizia con Pierre. Ocon è cresciuto molto ultimamente, forse deve ancora imparare a gestire la bagarre in pista con il suo compagno di squadra. Se sei aggressivo con un avversario rischi di uscire di pista assieme a lui: perdete entrambi. Se sei aggressivo col tuo team mate e finite tutti e due fuori, indovina chi perde?"
Ecco quindi che al benvenuto di Ocon su Twitter nei confronti di Gasly, fa seguito il neanche troppo velato appello alla cautela di Szafnauer, che conosce molto bene almeno uno dei suoi due galletti.
Storia di un crash annunciato?
Per inquadrare al meglio i soggetti in questione bisogna andare a ritroso fino agli albori delle rispettive carriere. Ocon e Gasly hanno iniziato a correre nei kart per la stessa scuderia, stringendo sin da subito un rapporto di amicizia. Rapporto che si è incrinato nel 2009 a causa di un incidente provocato, stando a quanto riporta Gasly, da Ocon. Le scuse attese da Pierre, che nel contatto ha avuto comunque la meglio, non sono mai arrivate.
Un Gasly deluso dal compagno di squadra si trova di nuovo a fare i conti con l'aggressività di Ocon in Portogallo, nel mondiale di kart 2010: "Nelle qualifiche per la semifinale Esteban tagliò una curva di proposito, col solo scopo di mandarmi fuori per impedirmi di fare un buon tempo. Voleva solo colpirmi, ha esagerato. Da quel momento siamo stati solo dei grandi rivali"
Coetanei, conterranei, nemici giurati ed entrambi determinati a diventare prima guida in Alpine: la tempesta perfetta. Otmar Szafnauer dovrà far ricorso a tutta la sua abilità di mediatore per disinnescare una mina pronta a esplodere nel suo box, e in pista. Dovesse riuscire a indirizzare i due talenti verso un rapporto costruttivo, il manager americano potrà invece raccogliere molto dalla sua coppia di piloti.
Sarà la pista a consegnarci il verdetto definitivo: quella formata da Ocon e Gasly è in ogni caso una coppia destinata a grandi cose. Che si tratti di grandi risultati o di grandi botti ce lo dirà l'asfalto.
Ben vengano i due galletti francesi, che insieme a Nico e Kevin promettono scorci di Formula 1 d'altri tempi.
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