La tanto attesa nuova era della F1, l'era delle nuove vetture ad effetto suolo, del budget cap e del sistema di bilanciamento delle performance tramite ATR, è stata accolta da molti con un primo verdetto: la F1 ha raggiunto il punto più alto di popolarità ed interesse a livello mondiale.
La passata stagione, nonostante il dominio Red Bull, è stata un successo mediatico con anche il maggior numero di spettatori dal vivo. Dopo le gare in Bahrain e in Arabia Saudita, si pensava ad un'altra grande battaglia per il titolo tra Max Verstappen e il nuovo rivale Charles Leclerc. Con il passare delle gare è stato chiaro che la Red Bull era in netto vantaggio, ma questo non ha impedito alla Ferrari di continuare a lottare per i podi e le vittorie in gara, e nella seconda parte di stagione il ritorno di Mercedes ha anche contribuito a riaccendere le emozioni e la speranza di un 2023 ancora più spettacolare.
Parlando in esclusiva a RacingNews365.com, il Team Principal della Red Bull Christian Horner ha fatto luce sullo stato attuale della F1 dopo la prima stagione con le nuove vetture e sull'effetto del budget cap.
Horner è stato diplomatico quando gli è stato chiesto se la FIA, l'organo di governo del motorsport, possa portare la F1 a livelli ancora più elevati negli anni a venire sotto la presidenza di Mohammed Ben Sulayem.
"La FIA sta ovviamente attraversando un cambiamento significativo, sia per quanto riguarda la sua nuova gestione che la sua leadership, e tutti gli aspetti del business stanno migliorando", ha detto Horner.
"Nessuno sa mai tutto, e sia che si tratti di un team, della FIA o di un promotore, ci sono sempre cose che possiamo migliorare. Non credo che ci sia un singolo settore in cui si possa dire: 'È perfetto', e credo che sia lo stesso per una squadra. Quindi ci sarà sempre un'evoluzione costante. E finché c'è questa volontà, le cose possono solo migliorare".
In qualche modo con Horner ha anche indicato la strada da seguire, valutando positivamente alcuni processi già in atto e criticandone altri:
Quando Liberty Media ha preso il posto di Bernie Ecclestone nel 2017, la governance era concentrata nel non perdere i marchi illustri esistenti piuttosto che ad estendere ad altri l'ingresso nella categoria.
A sei scuderie erano concessi poteri di voto sproporzionati, con l'unanimità necessaria per modifiche tecniche e sportive minori. Per il periodo 2021-25 questo processo è stato perfezionato per consentire diritti di voto più equi su questioni sportive e tecniche. In caso di votazione nel Comitato di F1, vengono distribuiti 30 voti: Uno per squadra, 10 per i capi della F1 e 10 per la FIA.
Ciò significa che i team più piccoli hanno ora la possibilità di introdurre modifiche alle regole che possono influenzare i team più grandi. Questo è un punto su cui Horner vorrebbe maggiori garanzie.
"Si potrebbe sostenere che i piccoli team hanno troppa voce in capitolo nell'implementazione di una regola significativa che può avere effetti sui top team, con cose che semplicemente non li riguardano", ha spiegato.
Horner ha poi messo l'accento su alcuni aspetti che potrebbero essere migliorati ed ha fatto l'esempio dei partner tecnologici che sono in F1 e che vorrebbero mostrare i loro prodotti, ma che non possono perché questi non rientrano nel tetto di spesa.
"Soprattutto per quanto riguarda il budget cap, credo che la FIA e i promotori debbano davvero considerare questo aspetto. Per fare un semplice esempio, le partnership tecnologiche e la F1 sono sempre state estremamente importanti. Ad esempio uno sponsor di computer che vuole regalarti un nuovo computer portatile, tu potresti non averne bisogno, ma lo sponsor vuole dartelo per mostrare il suo prodotto. Tuttavia quel prodotto rientra nei controlli del tetto di spesa e a volte bisogna rifiutarlo. Ci sono aree che possiamo migliorare per non dissuadere le aziende tecnologiche a entrare in F1".
Una dei temi più importanti del 2022 ha riguardato la complessità delle nuove norme sul budget cap per i team.
Nel 2021 tre squadre hanno commesso violazioni procedurali legate all'amministrazione del budget, ed in particolare la Red Bull ha superato il limite perché, secondo il team, non era ben chiaro ciò che andava conteggiato sotto il tetto dei 145 milioni di dollari.
Si prevede che questa situazione potrebbe ripetersi perché le regole sono ancora acerbe e la FIA, insieme ai team, sta perfezionando questo aspetto. Nonostante la penalità subita, Horner sostiene che il budget cap è importante per garantire che la F1 diventi più economica nel lungo periodo.
"Penso che si tratti di una serie di regolamenti molto, molto complicati. E naturalmente si evolveranno. Quello che vorrei vedere è una minore pressione al di là del tetto massimo, in futuro. I costi più importanti per una squadra sono le norme tecniche e sportive. Se poniamo maggiormente l'accento su quali sono i costi e su come questi sono determinati da tali regolamenti, a sua volta il tetto massimo sarà meno sollecitato. Penso che ci siano cose che inevitabilmente saranno difficili da controllare, o che saranno addirittura discutibili per quanto riguarda la loro legalità, come i tetti salariali e cose simili. Quindi è un processo e una curva di apprendimento. Penso che ci siano molte cose nel budget cap che sono state positive per questo, ma ci sono aree che possono essere migliorate e sviluppate".
Leggi anche: Quella tra Verstappen e Perez è una rottura insanabile
Leggi anche: La FIA impone un tempo di stop a chi lascia la federazione per unirsi a un team