Il papà di Carlos Sainz ha iniziato bene il suo 2023, vincendo una delle tappe della Dakar. La competizione nel deserto è una delle più seguite dagli appassionati, ma anche tra le più pericolose. Come riportato da La Gazzetta Dello Sport nella rassegna stampa odierna a seguire la prova del pilota spagnolo era presente anche il figlio, e pilota Ferrari, Carlos Sainz Jr. Di seguito riportiamo le parole del pilota di Formula 1 riguardanti la Dakar e la situazione attuale a Maranello.
Dopo aver seguito la prova del padre Sainz si è concesso ai microfoni per una veloce intervista, e come riportato da Gazzetta Dello Sport, ha parlato della Dakar e di suo padre dicendo: "In passato sono andato a vedere le prime tappe della Lisbona - Dakar, ma avevamo seguito solo le tappe in Portogallo e io ero piccolo e non ricordo molto bene. Questa però è la mia prima volta da quando si corre nel deserto dell' Arabia Saudita, ed è anche stata la mia prima volta in cui ho seguito una speciale. È davvero bello aver visto vincere la tappa a mio padre, credo che volesse proprio vincere davanti a tutti noi, è stata una festa per mia mamma e anche per la mia ragazza, anche se non era iniziata nel migliore dei modi. Io ero sull'elicottero e l' ho visto fermarsi e ho pensato 'Meglio che me ne vado, non voglio portagli sfortuna', ma poi l'ho visto cambiare la ruota e ripartire ed è andato tutto bene".
Parlando invece della Ferrari e del nuovo arrivo di Vasseur lo spagnolo dichiara: "Ho già parlato con Fred e ho visto la nuova macchina. In verità la seguo già da diversi mesi e adesso manca davvero poco all'inizio della stagione. Può essere l'anno giusto per noi? Certo che si, ma finché non vedo le altre macchine in pista non posso veramente sbilanciarmi". Conclude poi la sua intervista parlando del suo futuro e di come gli farebbe piacere partecipare a qualche edizione della Dakar, magari proprio con una vettura del cavallino di Maranello. "Sarebbe davvero bello se la Ferrari partecipasse alla Dakar. Io sono qui non solo per vedere mio padre, ma anche perché mi piace la disciplina. La seguo da quando sono piccolo, e negli ultimi anni ho avuto la possibilità di seguirla più da vicino. L'atmosfera che si respira qui è magica, soprattutto il bivacco. Era tanto che desideravo venire ma di solito coincide con l'ultima settimana in cui posso rilassarmi prima di tornare in pista".
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