Ferrari: radiatori più piccoli e power unit più potente, così nasce la monoposto 2023
18/01/2023 07:45:00 Tempo di lettura: 5 minuti

La stagione 2023 di Formula Uno è ormai alle porte e nelle factory dei team si lavora senza sosta sulle nuove monoposto. Di fatto, le nuove vetture sono già state deliberate, sono già stati effettuati i crash test sui telai, in alcuni casi è già stato effettuato il fire-up della power unit ed avviata la fase di pre-assemblaggio vettura in vista delle imminenti presentazioni.

Tra i team che, senza dubbio, stanno spingendo maggiormente per una stagione da protagonista c'è la Scuderia Ferrari che, dopo un buon 2022, sarà chiamata a produrre una vettura quantomeno in grado di competere per la vittoria del mondiale 2023 sino all'ultima gara. Una vettura che, stando alle indiscrezioni trapelate dalla GeS, sembra promettente, pur non rappresentando una rivoluzione rispetto alla F1-75. Al contrario, la nuova 675 rappresenterà una profonda evoluzione, in ogni area, del progetto 2022, dalle pance alla sospensioni, dal cambio all'aerodinamica passando per la power unit.

Ed è proprio sul fronte power unit che la nuova 675 presenterà le maggiori novità. In primo luogo il propulsore del Cavallino disporrà di un un maggiore potenza, grazie al lavoro svolto dai motoristi per risolvere i problemi di affidabilità palesati la scorsa stagione, potendo così estrarre tutta la "cavalleria" e non utilizzando più delle mappature conservative per scongiurare cedimenti. Un lavoro che gli uomini di Enrico Gualtieri hanno portato avanti dalla scorsa estate e che, si vocifera, potrebbe portare un plus di circa 30 cavalli.

Ferrari: radiatori più piccoli e power unit più potente, così nasce la monoposto 2023

Altre novità saranno invece relative, sempre nella zona della power unit, alle dimensioni dei radiatori. Di fatto, nel 2022, i tecnici della rossa avevano sovradimensionamento le masse radianti della F1-75, con l'obiettivo di evitare l'innalzamento delle temperature di esercizio (specie nei GP caldi), ben consapevoli dei problemi di affidabilità che si sarebbero palesati a stagione in corso. Obiettivo che, oggettivamente, è stato centrato visto che nel corso della stagione non sono mai emersi problemi di raffreddamento né sul motore della Scuderia né su quelli dei team clienti.

Proprio per questo, in fase di delibera dell'unità motrice che equipaggerà la nuova 675, lo staff dei motoristi ha deciso di ridurre le dimensioni delle masse radianti (non modificando la loro disposizione inclinata), proporzionandole rispetto a quelle che sono le effettive necessità del motore, portando benefici allo stesso propulsore ma anche all'intero progetto.

Ferrari: radiatori più piccoli e power unit più potente, così nasce la monoposto 2023

Per prima cosa dei radiatori più piccoli permettono di ridurre il peso dell'auto. Una mossa, questa, che dovrebbe consentire di centrare l'obiettivo di progetto che i tecnici si sono posti: produrre una monoposto sotto al limite di peso minimo imposto dal regolamento per poter piazzare della zavorra in zona strategiche, migliorando guidabilità, bilanciamento, e gestione gomme. Inoltre, questa rivisitazione dei radiatori permetterà agli aerodinamici di realizzare fiancate più strette, riducendo la sezione frontale della vettura ed avere un guadagno in termini di drag (uno dei punti deboli della F1-75). Fiancate che, inoltre, potrebbero essere anche più scavate nella zona inferiore, andando ad incrementare l'effetto del 'doppio fondo' tra pance e marciapiede.

Insomma, a Maranello nulla sembra essere stato lasciato al caso pur di ben figurare nel prossimo campionato. Ora non resta che aspettare la presentazione della monoposto il prossimo 14 Febbraio e i primi riscontri in pista per capire se il 2023, dopo anni di digiuno, sarà l'anno giusto per tornare a festeggiare un campionato mondiale.

Foto media.ferrari.com

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