Vasseur: «Io come Todt? La F1 è cambiata». Poi su Leclerc: «Sono qui per la squadra, non per lui»
27/01/2023 18:20:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Frederic Vasseur ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Corriere dello Sport per parlare della sua nuova avventura da team principal della Ferrari. Dopo l'estratto più "leggero" che vi abbiamo proposto poco fa, ve ne proponiamo un altro in cui il manager francese si è soffermato su temi più tecnici e relativi alla stagione 2023.

Le parole di Vasseur

Vasseur: «Io come Todt? La F1 è cambiata». Poi su Leclerc: «Sono qui per la squadra, non per lui»

"Farò come Todt che quando arrivò in Ferrari chiarì che avrebbe avuto come interlocutore solo il presidente? L’ho detto, la Scuderia è un ramo d’azienda e io riporterò a Mr. Vigna (l’a.d. Benedetto Vigna, ndr). Non so come funzionassero le cose trent’anni fa, adesso è così. Il supporto di John (il presidente Elkann) e quello suo sono totali".

Sulle ambizioni per il 2023

"Quando hai la fiducia di John e Benedetto, persone di valore come quelle della Ferrari, le risorse e due piloti come Charles e Carlos, non puoi puntare ad altro che a vincere. La Formula 1 è così, devi stare concentrato sulla gara successiva e anche guardare alle auto della prossima generazione. Bisogna lavorare su piani paralleli. Ho appena avuto una riunione sul 2026, ma per essere competitivi allora bisognerà esserlo già da quest’anno. Tutti devono andare nella stessa direzione ed è quel che sta accadendo. Todt ci mise sei anni prima di vincere un titolo? La Formula 1 è cambiata, è passato tanto tempo e non sono concentrato sugli anni Novanta. Sento la pressione? Riesco a dormire anche se le mie notti sono corte. Gestire la pressione è parte del successo e se non si avverte è meglio cambiare lavoro".

Su Leclerc

"Non c’è un pilota numero uno perché numero uno è la Ferrari. L’obiettivo è che vinca la squadra e la mia politica su ciò sarà cristallina: bisogna spingere come matti con entrambi, poi durante la stagione capiremo di più. La nostra amicizia ha inciso sul mio arrivo in Ferrari? Non ne so nulla ma ripeto, sono qui per mettere nelle migliori condizioni la squadra e non lui. Me lo ricordo a dodici anni, scoprii il suo talento vedendolo correre sui kart, ma questo con la mia chiamata non c’entra".

Su Carlos Sainz

"L’avrei voluto in Renault, poi alla Sauber: credo sia la prova migliore che ho fi ducia in lui".

Su chi si occuperà della direzione tecnica dopo l'addio di Binotto

"La Scuderia è un dipartimento della Ferrari, non un’azienda autonoma: altri schemi porterebbero confusione. Il mio ruolo invece è chiaro: sono qui per far funzionare il team al meglio per vincere il campionato".

Sulla vettura 2023

"È vero che è unsecondo più veloce della F1-75? Ho guardato i dati, ho visto il simulatore, sembra tutto a posto ma dobbiamo aspettare di vederla in pista. I miglioramenti ci sono ma è tutto relativo rispetto a quel che faranno gli altri. L’obiettivo è vincere, non ci sono altre opzioni".

Leggi anche: Vasseur scherza: «Cosa mi ha colpito a Maranello? La carta dei vini. E sulla mia prima decisione...»

Leggi anche: Ferrari, Leclerc chiude la tre giorni di test a Fiorano: il punto della situazione e tutte le immagini

Foto copertina Twitter F1; Foto interna Twitter Ferrari


Tag
vasseur | ferrari | leclerc | sainz | todt | elkann | vigna | formula |