Verstappen, obiettivo mondiale. Ecco perché potrebbe fallire la tripletta consecutiva
10/02/2023 10:30:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Max Verstappen inizierà il campionato di Formula 1 2023 con la nomea di bi-campione del mondo e avrà l’obiettivo di lottare per riconfermarsi anche quest’anno. Le scorse due stagioni sono state fondamentali per la Red Bull e per l’olandese. Nel 2021 il team austriaco ha finalmente avuto una macchina in grado di competere con la Mercedes e spodestare Hamilton dal ruolo di dominatore assoluto, mentre nel 2022 nonostante il cambio regolamentare e il ritorno dell’effetto suolo, il team guidato da Horner ha conquistato entrambi i trofei in palio.

Il 2023, però, porta con se molte sfide per il team campione in carica, a partire dal possibile ritorno in corsa della stella a tre punte, senza dimenticarsi ovviamente della Ferrari. Il team austriaco inoltre dovrà scontare una penalizzazione per aver infranto il budget cap 2021. Analizziamo tre punti fondamentali che potrebbero non permettere a Verstappen di laurearsi campione per la terza volta consecutiva.

I motivi per cui Verstappen potrebbe perdere il mondiale 2023

Verstappen, obiettivo mondiale. Ecco perché potrebbe fallire la tripletta

La Red Bull potrebbe essere sorpassata in termini di prestazioni

La Red Bull ha una bella sfida da superare se vuole vincere anche nel 2023. Secondo il regolamento della Formula 1 infatti, a seconda della posizione finale che si ottiene nella classifica costruttori della passata stagione vengono ridotte le ore disponibili in galleria del vento per sviluppare la nuova monoposto. In aggiunta, il tram austriaco dovrà scontare anche un ulteriore 10% in meno dovuto allo sforamento del budget cap 2021. 

La red bull ha avuto la macchina migliore in griglia la passata stagione, tuttavia però non aveva un grande vantaggio rispetto a Ferrari e Mercedes, che, grazie a questa penalità potrebbero superarla in ottica prestazionale e cambiare le gerarchie viste l’anno scorso. Come abbiamo visto nel 2022 proprio con Mercedes ed Hamilton, anche se si dispone di un grande pilota, se l’auto non è abbastanza buona per combattere con gli altri si può fare ben poco.

Ferrari e Mercedes hanno enormi margini di miglioramento

Un altro fattore fondamentale è quello che il team italiano e quello inglese hanno enormi margini di miglioramento rispetto alle prestazioni 2022. Soprattutto Mercedes, ha imparato molto dalla scorsa stagione, ed è altamente improbabile che il team di Brackley non sbagli il progetto due volte di fila. Al termine della stagione, il divario con gli altri team davanti era stato significativamente ridotto e in Brasile George Russell ha anche vinto la gara, terminando davanti ad Hamilton.

Allo stesso modo, la Ferrari ha accusato problemi al motore durante quasi la totalità della passata stagione, ed è stata costretta a ridurre la potenza del 20% nella parte finale dello scorso mondiale per non incappare in troppe penalizzazioni. Proprio per questo motivo adesso sembrerebbe che il cavallino abbia risolto i problemi di affidabilità e sia pronto a tornare al suo massimo per la stagione imminente.

Sergio Perez potrebbe non aiutare il suo compagno di squadra

Ultimo ma non meno importante, Max Verstappen dopo quello che è successo in Brasile la scorsa stagione potrebbe non avere a sua disposizione il completo aiuto del compagno di squadra Perez. Durante il GP di Interlagos, a causa di una discussione  avvenuta per radio, l’olandese non ha voluto cedere la sua posizione in favore del pilota messicano per aiutarlo quando era in battaglia per la posizione mondiale con Leclerc.

Se invece torniamo al 2021 non è sbagliato dire che nel mondiale conquistato da Verstappen una parte fondamentale l’ha avuta proprio Sergio Perez, quando ad Abu Dhabi il team gli aveva chiesto di dare il tutto per tutto per rallentare Lewis Hamilton al meglio delle sue capacità permettendo a Max di recuperare così oltre trenta secondi. Sarebbe davvero strano adesso se dopo tutte le discussioni che hanno avuto i due in questa stagione, nel ‘23 il messicano svolgesse nuovamente il ruolo di scudiero invece di giocarsi le sue carte.

I campionati, soprattutto quelli combattuti, si vincono con il gioco di squadra, oltre che con la bravura del pilota e la competitività della vettura. Ecco perché tutto il vantaggio che l'attuale campione in carica aveva sui suoi avversari sembrerebbe essere svanito in poco tempo. 

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