La Formula1 è uno sport decisamente in salute. Liberty Media è riuscita ad ampliare molto il bacino dei fan in questi anni. A posteriori, sebbene non tutti apprezzino le scelte della dirigenza americana, possiamo dire che si è fatto un ottimo lavoro.
La stabilità economica dei team, unita all’arrivo di un nuovo regolamento riguardante le power unit nel 2026 ha attirato su di sé l’attenzione delle case costruttrici e di alcuni privati interessati all’ingresso in categoria. Dopo la divulgazione delle nuove normative abbiamo già avuto conferma che Honda, Ford e Audi si uniranno ai motoristi già presenti a partire dalla stagione 2026. Oltre a loro, Andretti e Panthera vorrebbero inserirsi nella competizione in qualità di nuove scuderie facendo salire così il numero dei team da 10 a 12.
Steiner sconsiglia ai vertici della F1 di accettare nuove candidature
Uno scenario molto suggestivo per i fan, ma che non accoglie l’apprezzamento dei manager delle altre squadre. Tra questi il team principal della Haas, Gunther Steiner, che secondo quanto riportato da ‘RaceFans.net’ ha affermato: “Nessuno voleva entrare in F1 fino a cinque anni fa. Con niente potevi comprarti una squadra. Tant’è che abbiamo visto squadre morire e chiudere l’attività…”
“Improvvisamente, ora tutti vogliono correre e avere un team di F1. Abbiamo 10 squadre al momento, tutte finanziariamente stabili e ben organizzate. L’ambiente è ottimo e nessuno è in difficoltà”, ha proseguito spiegando perché secondo lui sarebbe un rischio aprire le porte ad altri investitori. “Inserire un undicesimo team potrebbe generare un piccolo calo nell’economia globale e destabilizzare il sistema. Qualcuno a quel punto potrebbe ritrovarsi a dover lottare per cercare di sopravvivere. Perché rischiare? Non vedo vantaggi…”.
“Non spetta a me decidere, ma quali vantaggi porterebbe l’ingresso di un undicesimo team? Ovviamente il lato commerciale della F1, la FOM, valuterà bene le opportunità mettendo in pentola tutte le variabili. Io non vedo alcun vantaggio. Solo rischi”, ha concluso rimarcando il suo punto di vista.
Foto: Haas
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