"Una SF-23 colma di «cose nuove» che a prima vista non si notano", così viene definita da Giorgio Terruzzi la nuova vettura presentata dalla Ferrari nella mattinata di martedì. E in effetti sono parecchie le cose che il giornalista ha evidenziato nella sua analisi per Il Corriere della Sera. Ve ne proponiamo un estratto.
"L’ottimismo arriva dai tecnici. Hanno ritoccato le parti più sensibili della Ferrari 2022 per arrivare a presentare una SF-23, colma di «cose nuove» che a prima vista non si notano", esordisce Terruzzi.
"Non vedono l’ora i piloti, intenzionati a sistemare vecchi conti col nemico e a dirimere le precedenze interne, mentre Fred Vasseur, il primo in ordine gerarchico, l’ultimo arrivato a Maranello, cerca di capire per poi fare e dire secondo stile proprio", scrive il giornalista riferendosi ai tre uomini che, più di tutti, avranno un ruolo cruciale nelle ambizioni iridate del team italiano.
La SF-23 è perfetta a livello estetico, nessuno lo può negare. Ma, ovviamente, trattandosi di automobilismo e non di una gara di bellezza, a contare saranno inesorabilmente le prestazioni. Decisivi, in tal senso, saranno i prossimi due mesi a cominciare dai test in Bahrain, ma "chi ha lavorato sul progetto rilascia espressioni rassicuranti, corredate da contenuti tecnici", afferma Terruzzi.
Tali contenuti tecnici "riguardano il motore, più potente e solido; interessano l’intero comparto aerodinamico, a cominciare da una nuova sospensione anteriore. L’obiettivo era incrementare la velocità, migliorando il passo. Raggiunto, pare, accorciando il «naso» che ora si collega al terzo profilo dell’ala anteriore lasciando libero il quarto", spiega il giornalista.
Poi prosegue: "È cambiato il fondo, senza più scalino, è stata abbassata la scatola del servosterzo. Enrico Cardile, d.t. Ferrari è consapevole che le regole «anti saltellamento» (la TD39, ndr) comportano tempi sul giro più alti di mezzo secondo. Handicap che in Ferrari pensano di aver annullato abbondantemente. Insomma, tutto ciò che di buono già c’era è stato migliorato".
"Il resto - conclude Terruzzi - dipenderà dagli attrezzi in mano a Verstappen, Perez, Hamilton e Russell. Tutta gente intenzionata a mettere in croce, ancora una volta, questa travagliata famiglia emiliana".
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Foto copertina Facebook Terruzzi; Foto interna Twitter Ferrari