A margine della sessione mattutina del Day 3 di test pre-stagionali in Bahrain, chiusa al primo posto girando in 1'31''024, Charles Leclerc si è concesso ai microfoni di SkySportF1 per fare il punto della situazione in casa Ferrari. Il monegasco ha spiegato di essere alla ricerca del giusto assetto e del feeling con la nuova vettura, affermando anche che la SF-23 è ancora in ritardo rispetto alla Red Bull in termini di prestazioni.
Terminata l'intervista, il giornalista di Sky Carlo Vanzini e l'ex pilota Ivan Capelli hanno analizzato del parole di Leclerc, sottolineando il velo di amarezza e la poca tranquillità che le hanno accompagnate.
"Leclerc sembrava più rilassato nel parlare di come ha passato l'inverno che non di come è andata la macchina in questi giorni", ha osservato Vanzini.
Capelli ha risposto: "Lui sicuramente è al 100%, è pronto. Gli brillavano un po' meno gli occhi quando ha iniziato ad analizzare i test, dove si è avuta la consapevolezza di essere ancora alla rincorsa. Il gap che c'era con la Red Bull non si è azzerato, ed era anche inimmaginabile pensare che la Red Bull rimanesse ferma. Questa differenza c'è ancora, forse il suo rammarico è legato all'essersi reso conto che probabilmente in quell'area dove la macchina non era perfetta non ci sono stati forse i passi decisivi che si aspettava da un punto di vista della guida, della fluidità che un pilota deve avere nell'abitacolo, quella che gli consente di essere in grado di spingere e sfruttare le sue capacità. È chiaro che se la macchina ti dà problemi vieni penalizzato".
Vanzini ha continuato: "Nel giorno della presentazione, la prima cosa che gli dicemmo fu «ti ridono gli occhi». Chiaro che poi quando vai in pista c'è l'avversario, e l'avversario ti ricorda che lui è il più forte. I punti di forza della Red Bull sono ancora forti, mentre i tuoi punti deboli non li hai completamente superati". Poi, riferendosi al tema affidabilità, ha aggiunto: "Tra l'altro c'è stato anche il campanello di allarme del motore dell'Alfa Romeo (problemi in mattinata, ndr)".
Capelli: "Charles è stato realista. Deve capire la situazione, non si può certo chiudere gli occhi e pensare di trovarsi in una situazione diversa la prossima settimana. C'è un passaggio in cui ha sottolineato «siamo ancora alla ricerca dell'assetto migliore, io mi sto adattando a questa macchina cercando diverse interpretazioni nello stile di guida». Da ciò si evincono due cose importanti. La prima è: se ci sono stati dei cambiamenti, li hai recepiti ma non della direzione che voleva lui; secondo: che lui deve adattatarsi a quello che la nuova vettura non gli sta dando. Questo incrocio di situazioni purtroppo fa capire che manca qualcosa rispetto alla Red Bull".
Vanzini: "Tutto si scoprirà la prossima settimana. Sainz nelle dichiarazioni mi è sembrato diverso... Forse anche perché non ha addosso la stessa pressione di Leclerc, indicato da tutti come quello che se non vince il titolo sarà un fallimento".
Capelli, infine, ha chiosato: "Emotivamente parlando, questo fa entrare Sainz nell'abitacolo un pochino più sciolto. Le cose ti vengono più facili e forse riesci ad interpretare meglio le vetture. C'è un punto cruciale che gli inglesi chiamano overdriving, cioè quando spingi più di quello che dovresti per cerare di raggungere la prestazione. È questo che deve evitare di fare Leclerc - e tutti quelli che inseguono la Red Bull - per non perdere ciò che c'è di buono nelle sue performance".
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Foto interna Twitter Scuderia Ferrari