Ferrari: ritiro di Leclerc causato dalla rottura della centralina sostituita prima del via
05/03/2023 19:20:00 Tempo di lettura: 3 minuti

È stato un inizio di stagione scioccante, per stessa ammissione del team principal Vasseur, quello che la Ferrari ha vissuto nel weekend del Gran Premio del Bahrain. Una stagione alla quale Ferrari arrivava con aspettative importanti, dato l'ottimo 2022 termianto con un doppio secondo posto in classifica piloti e costruttori.

Ma l'avvio del Cavallino si è rivelato ben peggiore di quanto auspicato e ben inferiore alle attese. Di fatto, durante il fine weekend di Sakhir, le due Ferrari hanno costantemente faticato nel trovare ritmo e nel far funzionare le gomme, rivelandodi inferiori sia nei confronti dell'inavvicinabile Red Bull, ma anche nei confronti di Aston Martin che, almeno fino ad oggi, mai ha rappresentato una minaccia per il team italiano.

Dopo una buona qualifica, terminata cogliendo l'obiettivo minimo del terzo e quarto posto, le due SF-23 nel corso dei 57 giri di gara hanno faticato in maniera importante sia, come detto, in termini di passo gara sia in termini di gestione gomme (su ogni mescola, anche quelle che nei test si erano rivelate più facorevoli). Non solo, poiché a peggiorare la già difficile situazione ci ha pensato anche l'affidabilità che, riportando alla memoria problemi che a Maranello credevano risolti, ha costretto Charles Leclerc al ritiro ad una quindicina di giri dal termine.

Ed è proprio sulle cause del ritiro di Charles Leclerc che vale la pena soffermarsi poiché, stando alle prime indiscrezioni che arrivano da Hammer Time, a causare lo stop della Ferrari numero 16 sarebbe stata la centralina che era stata sostituita, in maniera precauzionale, poche ore prima del via della gara a causa di alcuni dati fuori parametro visti dagli ingegneri nei dati di telemetria.

Una vera beffa, di fatto, quella vissuta dal monegasco che diventa, nell'economia del team, un vero e proprio campanello d'allarme (con due noie in due giorni) relativo ad una componente su cui mai si erano palesate noie tecniche ma che essendo contingentato per regolamento, potrebbe comportare, in futuro, delle penalità per i piloti della Rossa. Una rottura che, nella sfortuna, potrebbe però non rappresentare un problema dalle implicazioni maggiori in quanto non avrebbe compromesso altre componenti del motore della SF-23 come ICE, motori elettrici o turbo.

A questo punto però, per avere la certezza delle ragioni alla base del DNF di Charles Leclerc, occorrerà attendere l'analisi della power unit che, nelle prossime ore, verrà spedita e ispezionata a Maranello.

Foto media.ferrari.com

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