GP Arabia Saudita, Leclerc subito a rischio penalità: gli scenari
06/03/2023 17:10:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Non è sicuramente iniziato bene il Mondiale 2023 per la Ferrari in generale e per Charles Leclerc in particolare.

Il pilota monegasco ha accusato problemi di affidabilità della sua SF-23 nel primo giro lanciato delle qualifiche, quando sono volate via alcune parti della copertura ad ala di gabbiano della gomma anteriore destra. In precedenza aveva anche segnalato un problema alla frizione, poi rientrato.

Prima della gara di ieri, durante un controllo diagnostico, è stato rilevato un secondo e terzo problema, tanto che sulla sua monoposto sono stati sostituiti sia la batteria che la centralina elettronica.

Per finire, come ben sappiamo, Leclerc è stato costretto al ritiro dopo metà gara, quando la SF-23 ha perso progressivamente potenza fino a spegnersi a bordo pista e, dai primi riscontri, sembra proprio a causa di un altro problema alla nuova centralina elettronica.

Riguardando le immagini del camera car questa ipotesi è più che probabile, in quanto sulla SF-23 non c’era alimentazione (non arrivava benzina), il volante era acceso e non si sentivano rumori strani provenienti da parti meccaniche rotte nell'endotermico o nella turbina.

Lo scenario peggiore prevede quindi una situazione tragicamente inaspettata: dopo solo 1 GP della stagione 2023 Leclerc dovrebbe scontare 10 posizioni di penalità in griglia per aver superato il numero massimo di componenti utilizzabili in una stagione, in questo caso le due centraline elettroniche. Il regolamento prevede infatti 10 posizioni di penalità per la prima violazione e 5 per le successive.

GP Arabia Saudita, Leclerc subito a rischio penalità: gli scenari

Dal punto di vista della possibilità di tornare subito a lottare per la vittoria per Leclerc è appunto la peggiore delle ipotesi, ma resta tale sia perché la causa dello stop della Ferrari deve essere ancora confermata, sia perché entrambe le centraline potrebbero essere recuperabili in fabbrica.

Bisogna anche aggiungere che, per quanto tragico a breve termine, forse un guasto alle due centraline sarebbe confortante a lungo termine per la Ferrari rispetto ad un problema alla parte endotermica o al turbo, componenti su cui la scuderia di Maranello ha investito tantissime risorse alla ricerca della migliore affidabilità possibile.

Le cause inceve che possono aver portato alla rottura di entrambe le centraline elettroniche e forse delle batterie, sembrano collegate a temperaura e vibrazioni a cui sono soggette per via della disposizione delle parti su una SF-23 che è ancora una delle monoposto che più sobbalza in griglia. 

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