Siamo allo psicodramma, ci siamo arrivati in poco tempo ed esagerando la portata degli eventi; a volte inventandone addirittura qualcuno, ma tant’è: sembra che non si possa parlare di Charles Leclerc negli ultimi giorni senza usare toni catastrofici: suoi suoi umori, sul suo feeling con la Ferrari, sulle sue motivazioni. Tutto questo perché in un fine settimana di miglioramenti (oggettivi) per la Rossa, lui non è riuscito a essere partecipe dell’incremento prestazionale. Penalizzato in prova come abbiamo analizzato in dettaglio, uscito di pista per colpe (anche) sue dopo meno di un chilometro di gara.
L’aggravante è che il dibattito fino alla fine di aprile non si nutrirà di altri episodi agonistici, ma solamente di illazioni buttate nel calderone del dibattito, polemiche, sospetti, ulteriori tentativi di destabilizzazione.
Il bello - si fa per dire - della questione è che buona parte di quelli che ora si stanno dimostrando così severi nel giudicare il momento che sta attraversando il pilota monegasco, sono quegli stessi che fino a qualche giorno fa assolvevano lui, lui soltanto, per il disastroso inizio di stagione ferrarista. Ora che la macchina è apparsa decente, anche se chiaramente i problemi non sono stati risolti, è partito il battage sul più mediatico dei due piloti.
Le interpretazioni su questo atteggiamento della stampa le lasciamo all’intelligenza dei lettori e alle loro opinioni, tutte peraltro legittime; una cosa noi la possiamo affermare senza timore di smentita: la Ferrari per i mezzi di informazione che seguono la Formula Uno, generalisti o specializzati che siano, è come il vasetto del miele. Lo è, forse, ancora di più quando le cose vanno male e quando la critica può arrivare a essere aspra, nei toni e nei contenuti. Come a dire che la Ferrari potrebbe anche fare a meno della Formula Uno, la Formula Uno difficilmente potrebbe fare a meno della Ferrari, indipendentemente dai risultati.
Leclerc, nel frattempo, non deve fare altro che aspettare di infilarsi di nuovo nell’abitacolo, quando arriveranno le qualifiche del Gran Premio di Baku. Stavolta i tappi per le orecchie però gli serviranno più che altro prima di indossare il casco.
Foto www.facebook.com
Leggi anche: Terruzzi: «La Ferrari e Sainz sono migliorati. Leclerc invece...»
Leggi anche: Chinchero: «Leclerc completo, ha fatto un unico errore». Poi difende l'appello sulla privacy
Leggi anche: Terruzzi e il momento di Leclerc: «Capisco la sua frustrazione, il bilancio è inquietante»
Leggi anche: Mazzola: «Leclerc? L'entourage non lo aiuta». Tema SF-23: «Lavorare alle sospensioni, ma soprattutto...»