Stanotte è arrivatà l'ufficialità: l'Honda produrrà propulsori per l'Aston Martin a partire dalla stagione 2026, quando entrerà in vigore un nuovo regolamento sui motori basato su un rapporto alla pari tra potenza elettrica e termica. Assieme all'annuncio che sancisce la nuova partnership, sono però giunte le prime dichiarazioni dei vertici della casa giapponese. Dichiarazioni che lasciano poco spazio all'interpretazione riguardo il futuro di Fernando Alonso...
Aston Martin-Honda, Alonso non rientra nei piani?
Tutti ricorderanno "GP2 engine", sfogo rivolto da Alonso via radio al box della McLaren, durante il Gran Premio di Giappone 2015, per denunciare la poca competitività del motore prodotto dalla Honda. Dopo otto anni, il rapporto tra lo spagnolo e la casa nipponica ancora non è idilliaco, sebbene si tenti di nasconderlo. Lo si evince anche dalle parole pronunciate da Koji Watanabe, CEO di HRC: "Il passato è passato. Alonso è un genio e un pilota di grande talento. La decisione sui piloti sarà presa dalla squadra. Noi vorremmo fare delle proposte. E vorremmo che in pilota giapponese fosse uno dei candidati". Insomma: un po' di miele prima del benservito. Perché se Honda vuole un pilota giapponese e l'altro - l'inamovibile Lance Stroll - è il figlio del proprietario, per Alonso - che comunque nel 2026 avrà 45 anni - non sembrerebbe esserci spazio nel futuro dell'Aston Martin.
Staremo a vedere come andrà a finire, ma a noi tutto lascia pensare che l'esperienza dell'asturiano a Silverstone si concluderà nel 2025, o anche prima. Non è da escludersi, infatti, che nel frattempo possa succedere qualcosa che lo porti a prendere drastiche decisioni.
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