Sangiorgio: «La Ferrari lotta più con se stessa che con gli avversari»

Mara Sangiorgio commenta con amarezza la prestazione della Ferrari al GP di Spagna. Tramite un articolo sul sito di Sky Sport F1, la giornalista ha messo in luce la discrepanza tra la grande attesa per gli aggiornamenti della Rossa e il risultato vero e proprio. La disillusione non si limita solo allo scarso numero di punti conquistato, quanto piuttosto al comportamento capriccioso e incomprensibile della SF-23. 

"Era la grande attesa, ne è uscita la grande sconfitta. Lo dicono i miseri risultati della classifica della gara di Barcellona con Sainz solo quinto dopo essere scattato dalla prima fila e Leclerc addirittura fuori dai punti dopo la partenza dalla pitlane per il cambio di mezza macchina, e soprattutto senza ancora aver capito i problemi avuti proprio in qualifica", ha scritto l'inviata di Sky.

"Alla vigilia di questo appuntamento mondiale c’erano le speranze che il grosso pacchetto di aggiornamenti portato per cambiare faccia e sostanza alla Rossa potesse essere un nuovo punto di partenza, ma la gara al Montmelò ha raccontato un’altra storia. Nonostante le novità la SF-23 è rimasta una macchina inconsistente. Una monoposto che a entrambi i piloti non da certo la fiducia giusta e totale", ha continuato poi a dire la giornalista, riprendendo i commenti di Leclerc e Vasseur, i quali hanno definito la monoposto come "incosistente".

Come già sottolineato dai suoi colleghi durante la diretta della gara, Mara Sangiorgio rimarca che questo banco di prova non è stato soddisfacente per la Ferrari, e che tra poco ci sarà il momento in cui si deciderà se continuare a sviluppare la vettura del 2023 oppure se, per l'ennesima volta, puntare al prossimo anno "Ma il primo vero test del nuovo pacchetto è stato al di sotto delle aspettative, perché è ovvio che ci si aspettasse di più e invece questa Rossa continua a lottare con la mancanza di carico e più con sé stessa che con gli avversari in pista. Da recuperare di questo progetto sembra ci sia poco, ma da salvare c’è sicuramente il soldato Leclerc, che sembra sempre più amareggiato e solo. Il 2024 è già dietro l’angolo e servono basi solide e diverse da queste"

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Foto copertina twitter.com

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