Newey: «La mia carriera sta per finire, inziato il countdown. Red Bull? Ecco quanto resterò»
26/06/2023 07:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Non poteva iniziare al meglio il mondiale 2023 della Red Bull. Di fatto, dopo una stagione 2022 dominata in lungo e in largo con relativa facilità e con entrambi gli allori mondiali conquistati, la squadra di Milton Keynes ha mostrato al mondo quanto non sia ancora sazia, portando in pista per il mondiale attuale la RB19, vettura se possibile ancora migliore della sua progenitrice, e ha riprendendo ed allungando la striscia di vittorie interrotta lo scorso novembre. Dati alla mano, nei primi round disputati, il team di Chris Horner ha mostrato una forza e uno stato di forma impressionante, portando a casa otto vittorie su otto gare disputate.

Un avvio di stagione che, dati alla mano, certifica il grandissimo lavoro svolto dagli uomini del team di Milton Keynes, capaci di realizzare una vettura "all-round", perfetta in ogni scenario (anche in virtù dell'handicap della limitazione delle ore in galleria del vento, conseguenza delle sanzioni per la violazione del budget cap 2021). Un avvio che, tra le varie cose, ha messo in mostra una squadra ed una struttura perfetta in ogni componente: dallo staff tecnico, come detto, fino alla gestione del team, di gara e della strategie, passando per i piloti.

E proprio parlando dei tecnici, non si può non elogiare il meraviglioso lavoro di Adrian Newey, vero valore aggiunto del team e punto di riferimento tecnico capace, con le sue idee, di far vivere al team "bibitaro" il secondo ciclo di successi a soli 10 anni di distanza dall'ultimo sigillo iridato firmato Sebastian Vettel. Un ciclo attuale, ad immagine e somiglianza di Max Verstappen, che sta anche permettendo al tecnico, leggenda vivente del mondo della Formula Uno, di allungare la sua striscia personale di titoli vinti e record ottenuti a ripetizione durante le varie fasi della sua carriera ultra trentennale nel circus iridato.

Una carriera straordinaria che, intervistato da Sky Sports F1 al termine dello scorso GP del Canada, ha analizzato lo stesso Adrian, sottolineando quanto il suo impiego nella massima serie automobilistica sia sempre stato per lui un piacere, più che un lavoro ed un qualcosa di cui essere per sempre grato e orgoglioso.

È davvero speciale lavorare in F1, è stato un viaggio incredibile. Il mio sogno era quello di diventare ingegnere nel motorsport. Quando ho ottenuto il primo lavoro, quello è stato il momento più importante, il resto è stato un bonus".

Un'avventura estremamente vincente, all'interno di un mondo che aveva sempre sognato, che purtroppo non potrà andare avanti in eterno. Su questo, il tecnico britannico ha sostenuto che fin quando la Red Bull vorrà lui sarà ben disposto a lavorare nel team, divertirsi e mettere a disposizione le sue abilità.

"Mi sento fortunato di fare quello che ho sempre desiderato. Il lavoro mi piace, ma la mia carriera non può andare avanti all’infinito, quindi finché il team mi vorrà continuerò ad andare avanti".

Sul suo addio, Newey non si è espresso, precisando però di aver iniziato l'ultimo atto della sua vita professionale, escludendo (indirettamente) la possibilità di accettare nuove nuove sfide in un team di Formula Uno.

"È un conto alla rovescia, anche se non so ancora quando arriverà il giorno dell'addio".

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Foto copertina www.redbullcontentpool.com


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