Vasseur: «Potevamo fare meglio, non abbiamo rischiato con la strategia. In arrivo nuovi sviluppi»
09/07/2023 18:50:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Dopo i bei progressi mostrati a partire dal GP del Canada, sul tracciato di Silverstone la Scuderia Ferrari è incappata in una gara davvero difficile che, di fatto, non ha permesso di trovare le conferme sperate in merito alla bontà della SF-23 evo e del pacchetto di novità portato in pista in Austria. Pacchetto pensato per massimizzare il potenziale dalla vettura, allargare la finestra di utilizzo e migliorare la gestione gomme. Ingredienti utili per la lotta per il ruolo di seconda forza in campo e perfomare al meglio su diversi tracciati: elementi che, invece, sono mancanti alla rossa a Silverstone.

Dati alla mano, infatti, sul tracciato inglese, le due SF-23 non hanno mai permesso ai piloti di spingere come desiderato, tanto da chiudere la gara in nona e decima posizione, complice anche una strategia di gara discutibile, venendo battuta anche dai team rivali come Aston Martin, Mercedes e addirittura Mclaren. Non solo, poiché sulla rossa sono riapparsi dei problemi di degrado gomme accusati nel corso della prima parte di stagione, vanificando (seppur con ancora delle valutazioni da fare) i progressi recentemente mostrati.

Una gara difficile che, subito dopo la bandiera a scacchi, ha analizzato il team principal della Scuderia Ferrari, Frederic Vasseur. Per prima cosa, il manager di Draveil, intervistato da Sky Sport F1, ha analizzatoa strategia adottata dal muretto Ferrari che, a tutti, è apparsa molto conservativa. Una strategia figlia dei problemi avuti da Charles Leclerc nella giornata di venerdì che non hanno permesso di completare dei long run con tutte le mescole disponibili, andando così in gara alla cieca.

"Tutto è cominciato venerdì, quando non abbiamo fatto la simulazione di gara con Charles Leclerc. Non abbiamo provato le gomme medie e le hard e non ce la siamo sentita di rischiare le soft, che avevano mostrato molto degrado".

Degrado gomme che I tecnici del Cavallino avevano sovrastimato e che ha portato la rossa a non massimizzare tutto il potenziale a disposizione, come invece fatto dalla Mercedes.

"Il degrado invece è stato più contenuto di quanto atteso. Potevamo fare un lavoro molto migliore con il pacchetto che avevamo, siamo stati troppo conservativi, non è stata la scelta giusta".

Il francese non ha poi cercato nella safety car scuse nella tattica di gara che non ha funzionato ma, al contrario, ha nuovamente sottolineato lo scotto pagato per non aver effettuato il long run durante le prove libere.

"Senza la Safety Car ci saremmo trovati un paio di posizioni più avanti, ma non aver provato solo le soft venerdì ci è costato una fortuna".

L'ex boss del team Alfa Romeo ha spento poi i malumori figli del passo falso inglese ma, al contrario, ha posto l'accento su quello che sarà il fattore pista da qui sino al termine della stagione.

"Passeremo da Silverstone a Budapest, due piste con caratteristiche diverse e che, anche a livello meteo, presenteranno situazioni estreme, l'adattamento sarà fondamentale, ma noi continueremo a sviluppare la vettura".

Fattore pista che sarà determinante, secondo Fred, per riuscire a far bene o meno a causa di un gruppo di centro che, tolta la super Red Bull, si gioca ogni gara sul filo dei decimi di secondo.

"La differenza tra secondo e decimo posto è minima in questo momento. È tutta questione di ottimizzazione, di uno-due decimi a giro, sicuramente oggi non abbiamo sfruttato al massimo il pacchetto che avevamo".

In chiusura, il team principal del team di Maranello ha commentato la grande prestazione di cui si è resa protagonista la McLaren nel fine settimana inglese. Un exploit non totalmente inatteso, secondo il francese, ma che si era già visto lo scorso fine settimana in Austria.

"McLaren? Aveva già fatto una grande gara in Austria, sicuramente Silverstone si adattava di più a loro che a noi. Vdremo a Budapest in una pista completamente diversa".

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Foto copertina media.ferrari.com


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