Ferrari, meglio pensare al 2024? L'analisi di Giorgio Terruzzi
10/07/2023 13:45:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Reduce da due weekend positivi in Canada e Austria, a Silverstone la Ferrari è tornata ad offrire una prestazione deludente. Una prestazione che ha lasciato perplessi parecchi addetti ai lavori, tanto da portarli a chiedersi «non sarebbe meglio iniziare a lavorare ad un nuovo progetto in ottica campionato 2024?». Tra questi c'è Giorgio Terruzzi. Vi proponiamo le sue considerazioni fatte nella consueta analisi del lunedì per Il Corriere della Sera.

Ferrari, riecco il buio. L'analisi di Giorgio Terruzzi

Ferrari, meglio pensare al 2024? L''analisi di Giorgio Terruzzi

"Fanno fatica persino loro, quelli della Ferrari, a trovare le parole, figuriamoci noi, qui, alle prese con una classifica di nuovo amarissima, fatta di tre punti ottenuti da due piloti", esordisce Terruzzi commentando la deludente prestazione che il team ha offerto nel Gran Premio di Gran Bretagna.

"Dopo i conforti, gli entusiasmi, i timidi ottimismi austriaci, abbiamo avuto macchine senza ritmo, trazione, passo, grinta, gioia [...] Il tutto sul tracciato che doveva offrire conferme definitive, speranze rilanciate, come detto peraltro da chi alla Ferrari lavora", sottolinea giornalista. Che poi si mostra poco fiducioso riguardo il fatto che la SF-23 possa regalare belle soddisfazioni nei prossimi mesi: "La sensazione che in questo modo andremo avanti sino alla fine, ascoltando una quantità di teorie su temi aerodinamici, utili per farci capire che questa macchina rossa più di tanto non può andare, non può fare, pur lottando in mezzo ad altri che, a rotazione, maneggiano impacci o lampi simili".

Infine Terruzzi si pone le domande cui abbiamo accennato in precedenza: "Si era detto: questo progetto va perseguito, va fatto sbocciare. Siamo ancora sicuri che sia così? Che non convenga cambiare indirizzo tecnico, filosofia progettuale? Pensando all’anno prossimo visto che, comunque vada, l’anno in corso comporta e comporterà bilanci rosso cupo. Le parole, ecco, non servono più: è comprensibile l’imbarazzo; è condiviso lo sconcerto, non pare nemmeno il caso di pretendere resurrezioni a breve, di sguazzare in questa alternanza di conforti e sconforti. Pensiamo al 2024, accettando con serenità quel che viene, con la consolazione di essere in buona compagnia. Tutti impantanati in mezzo al guado. Escluso Max".

Leggi anche: Arrivabene: «Ferrari, nessun dramma. Nervosismo piloti? Io con Vettel e Raikkonen...»

Leggi anche: Arrivabene: «La Ferrari resta dentro, vorrei realizzare un sogno incompiuto. Binotto? No comment»

Foto interna Facebook Terruzzi; Foto copertina www.twitter.com


Tag
terruzzi | ferrari | sf-23 | formula 1 |