Ormai da molti anni il GP d'Ungheria rappresenta una sfida molto impegnativa per piloti, monoposto e gomme a causa delle elevatissime temperature dell'aria e dell'asfalto e delle molte curve del tracciato. Qui si adottano soluzioni particolari, in alcuni aspetti simili a quelle che vediamo a Montecarlo che condivide con l'Hungaroring il record per la velocità media più bassa tra le tappe del mondiale.
La migliore opportunità di sorpasso è rappresentata dall'unico lungo rettilineo davanti ai box in cui è possibile tentare l'affondo in frenata, poi abbiamo 13 curve da media bassa velocità in cui la trazione è ovviamente uno dei fattori chiave per un'ottima performance
In queste condizioni il surriscaldamento degli pneumatici è l'incubo di team e piloti, che per evitare ulteriore degrado dovuto allo slittamento in accelerazione scelgono assetti da altissimo carico con soluzioni che vengono usate solo su questo circuito. Sul cofano motore vengono aperte tutte le feritoie possibili per smaltire al massimo il calore.
In Ungheria è atteso un importante pacchetto di aggiornamenti della Red Bull, che dovrebbe ulteriormente migliorare il rapporto tra downforce e drag e quindi la già ottima efficienza aerodinamica, e "non è uno scherzo" come ha detto Max Verstappen in una recente intervista.
La Ferrari ha promesso ulteriori aggiornamenti alla ricerca di un miglior equilibrio meccanico-aerodinamico per versione evo della SF-23 che aveva fatto bene in Spagna, in Canada e in Austria, ma era ripiombata nell'incubo dell'inguidabilità nei lunghi curvoni di Silverstone. Sicuramente vedremo un'ala posteriore ad altissimo carico e probabilmente anche un'ala anteriore rivista per una migliore gestione dei flussi.
Grazie al puntualissimo lavoro del reporter Albert Fabrega, abbiamo a disposizione le prime immagini dal circuito, in particolare delle parti che vengono sistemate all'esterno dei box durante la fase di montaggio della monoposto.
La prima immagine ci permette di notare le soluzioni side-pod e cofano motore di Aston Martin, McLaren ed Alpine. Dopo una stagione dall'introduzione delle nuove regole, sembra che i progetti stiano già convergendo verso le soluzioni "migliori", in questo caso quella di Aston Martin (e Ferrari), e vediamo come le "vasche" sul sovrascocca, siano adesso molto scavate in tutte e tre le monoposto, per poi scendere rapidamente verso il diffusore. Anche Red Bull in questo fine settimana potrebbe presentare qualcosa in questa direzione.
Alpine ha portato un'ala anteriore con il profilo superiore che presenta diversi "tagli" in grado di incanalare da una parte i flussi nel modo migliore verso i canali di ingresso del fondo e dall'altra in outwash lontano dalle ruote anteriori.
La Mercedes userà la nuova ala portata in Austria, con incidenza maggiore, sicura che qui sarà in grado di sfruttarla al meglio.
Piccole ma significative modifiche all'ala anteriore dell'Aston Martin alla ricerca di quell'equilibrio aerodinamico che negli ultimi appuntamenti sembra aver subito una flessione negativa
Aperte le prime saracinesce è possibile osservare altri dettagli. L'immagine pubblicata da Fabrega mostra il confronto delle ali posteriori di Ferrari, Mercedes, Alpine e McLaren. La più carica è quella Mercedes, seguita da quella McLaren e Ferrari. Scelta differente per Alpine che comunque ha preferito un profilo basso che si rastrema molto in prossimità della paratia veriticale.
Come sempre è Red Bull a presentare l'ala posteriore più carica, potendo avvantaggiarsi della grande efficienza aerodinamica del resto della monoposto. Molto simili le ali posteriori di Aston Martin e McLaren, mentre quelle di Haas ed Alfa Romeo sono più simili a quella Ferrari.
Ed ecco le prime immagini del pacchetto di aggiornamenti aerodinamici della Red Bull. Come possiamo vedere è stata ulteriormente ridotta la presa d'aria presente all'ingresso dei sidepod, per ridurre il drag ed aumentare l'efficienza aerodinamica. Interventi come questo richiedono lo studio di soluzioni migliori per la dissipazione del calore tramite il ridimensionamento e la riallocazione delle masse radianti. Portare in Ungheria questo aggiornamento, con le altissime temperature previste, significa avere grande fiducia nel progetto.
La modifica all'inlet dei sidepod ha anche lo scopo di lasciare più spazio per il canale under cut nel quale viaggia velocemente il flusso d'aria.
Sul cofano della Red Bull non è stata invece adottata la soluzione con le "vasche" presente su Aston Martin, McLaren, Ferrari e Mercedes.
Oltre alla bocca d'ingresso dei sidepod sulla RB19 sarò montata una nuova ala anteriore che estremizza ancor di più il concetto di outwash e riduce il drag spostando l'aria dalle route anteriori.
Tra i team maggiormente preoccupati per le elevate temperature ed i possibili problemi di affidabilità sulla power unit, c'è sicuramente la Ferrari, anche perchè negli ultimi appuntamenti sia Haas che Alfa Romeo hanno accusato alcuni problemi proprio in quest'area.
Per questo sulle SF-23 in Ungheria verrà utilizzata una copertura del cofano motore con grandi feritoie, anche in prossimità dello scarico e del diffusore.
Anche la Mercedes utilizzerà una copertura del cofano motore in grado di massimizzare la dissipazione del calore.
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