Fernando Alonso è nel circus da parecchio tempo, e ha avuto l'occasione di gareggiare per diverse scuderie. Dopo una serie di scelte sfortunate, che gli permettevano di competere solo per posizioni nelle retrovie, quest'anno la sua Aston Martin ha avuto un inizio di stagione ben sopra le aspettative e gli ha fatto conquistare sei podi in dieci GP. Tuttavia, ora la squadra di Lawrence Stroll sta risentendo dei grandi aggiornamenti portati dagli avversari, sebbene riesca sempre a far terminare almeno una vettura in zona punti.
Nel suo team attuale il pilota di Oviedo si sta trovando bene, e in una recente intervista ad AS ha affermato: "Mi piacciono le squadre in cui, quando finisce la domenica, scrivono cosa si doveva fare diversamente e cosa hanno fatto le altre squadre. Impariamo. Quest'anno è ricco di apprendimento per l'Aston Martin, perché abbiamo trovato un'auto che è al di sopra di ciò che pensavamo in termini di prestazioni, ma non siamo ancora una squadra per essere in Champions League. Abbiamo bisogno di più risorse qui, meno là, un diverso tasso di evoluzione, forse. Dobbiamo rafforzare la squadra in alcune aree per essere grande come Ferrari, Mercedes, Red Bull".
L'ambiente nel team di Silverstone sembra diverso da quello che si respirava in altri costruttori dove Alonso è stato e con cui ha chiuso in modo brusco i rapporti: "Con la McLaren c'era continuità, poi la Formula 1 è stata dominata ripetutamente dalla Mercedes per anni, un po' come sta succedendo con Red Bull ora. Alla Ferrari ci sono stati molti cambiamenti, quando sono arrivato io c'era Stefano Domenicali e Luca Cordero di Montezemolo presidente. Stavano avvenendo molti avvicendamenti di ruolo e non era più la Ferrari che conoscevo, la mia squadra. Stava diventando qualcosa senza una direzione che vedevo chiaramente".
Inoltre, lo spagnolo ha parlato della sua relazione con l'Alpine, e di come l'Aston Martin lo abbia salvato da un possibile ritiro: "L'anno scorso con loro avrei firmato. Ero più o meno felice, ma nessuna offerta è mai arrivata. Cercavano sempre Piastri, cose del genere, e siccome non arrivava nessuna offerta, finalmente arrivò questa. Ed è stato un colpo di fortuna per la mia carriera".
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