Prost duro contro Alpine: «Laurent Rossi è un inetto, incompetente e arrogante»

Il quattro volte campione del mondo Alain Prost ha valutato pesantemente la brutta gestione del team Alpine che in pochi giorni ha visto partire Otmar Szafnauer, Alan Permane e Par Fry. Il francese ha anche accusato il CEO della scuderia transalpina Laurent Rossi di ostacolcare l'avanzata della scuderia già dall'era di Fernando Alonso. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

Prost contro Alpine

Prost, durante una lunga intervista ai microfoni de l'equipe ha dichiarato: "Amo questa squadra e mi rattrista e mi angoscia vederla nello stato attuale, merita di meglio perché ha tutto ciò che serve per avere successo. Laurent Rossi è il miglior esempio dell'effetto Dunning-Kruger, quello di un manager inetto che pensa di superare la sua incompetenza con la sua arroganza e la sua mancanza di umanità nei confronti dei suoi collaboratori. È stato il capo di Alpine per 18 mesi e pensava di aver capito tutto fin dall'inizio, ma non poteva essere più lontano dalla verità. La sua gestione ha fermato lo slancio che la squadra aveva costruito dal 2016, ottenendo questi podi e quella vittoria". 

Prost, in passato è stato un consulente della Renault nell'era Abiteboul, se n'è andato dopo il "rebranding" della squadra come Alpine e l'approdo di Laurent. L'effetto Dunning-Kruger a cui si riferisce è definito come il difetto o l'autopercezione di alcune persone con scarse capacità in un compito, ma che sopravvalutano la loro abilità.

Il francese ha poi continuato dicendo: "Quando si guarda al successo della Renault, si trova un uomo, Flavio Briatore, e un pilota leggendario, Fernando Alonso, supportati da un team di gestione (Faure o Schweitzer) che, all'epoca, implementavano questa filosofia di decisioni rapide. Conoscevano i codici della F1 e avevano l'agilità e la flessibilità necessarie per far prendere le decisioni ai loro collaboratori"

L'ex Renault ha poi concluso il suo intervento rivelando: "Nei miei anni alla Renault, quante volte ho sentito dire nei corridoi della sede centrale di Boulogne-Billancourt che la F1 era uno sport semplice che poteva essere gestito da casa? È divertente vedere che i dirigenti della F1 sono spesso invitati alle conferenze sulla gestione dalle grandi aziende per parlare di reattività e flessibilità. Raramente accade il contrario...".

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