La Formula 1 sta vivendo un periodo di grande prosperità mediatica ed economica, con una continua richiesta di gran premi e sempre più biglietti venduti. Tuttavia, non si può dire la stessa cosa per il lato sportivo: dopo un abbaglio di lotta mondiale nei primi mesi del 2022, che sembrava confermare il nuovo regolamento tecnico per aver maggiore competizione, la Red Bull ha trovato un modo per annientare la concorrenza, rendendo le loro vetture dei bolidi che non lasciano speranza a nessuno. Basta guardare i dati dell'ultimo periodo: sono 14 GP di fila che non si vede altro vincitore.
Uno degli aspetti che più distinguono la RB-19 dal resto della griglia è il DRS: basta che la creatura di Newey apra l'ala mobile in rettilineo che l'avversario davanti non ha modo di difendersi. L'ultimo caso è stato proprio nel GP del Belgio, dove Verstappen riusciva a chiudere il sorpasso ancora prima della fine del Kemmel. Riportando alcuni dati presi da Auto Motor und Sport, nel circuito di Spa per il team di Milton Keynes la differenza di velocità in caso di DRS attivo oppure no era di 20,3 km/h, mentre per Ferrari e McLaren è stata, rispettivamente, 19 km/h e 15,3 km/h.
Questa mancanza di competitività fa male allo sport, che vede l'interesse crollare, ma la soluzione non è molto lontana. Negli ultimi due appuntamenti, infatti, ci sono stati dei casi che hanno mostrato come la griglia sia molto più compatta in assenza di DRS. Il primo avvenimento è il GP di Ungheria, dove Verstappen ha perso la pole su Lewis Hamilton per soli 3 millesimi. Nel circuito magiaro l'effetto del DRS non è molto potente, poichè il rettilineo è breve. Il secondo episodio, invece, sono state le qualifiche shootout del GP di Spa, che si sono tenute sotto la pioggia e, quindi, non era possibile aprire l'ala mobile. In quell'occasione, Oscar Piastri è stato vicino alla prima posizione, chiudendo dietro al campione del mondo per 11 millesimi.
La risposta, quindi, sembra facile: il DRS deve essere abolito in qualifica, ma potrà essere usato la domenica o durante le gare sprint. Al momento queste sono solo voci riportate da AMuS, e serve una consultazione e l'approvazione della maggioranza del team affinchè diventi realtà. E ottenere il consenso non è così semplice, dato che la Red Bull sarebbe il team più penalizzato.
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