Hamilton risponde a Stewart: «Molti hanno memoria corta. Giovani vanno ispirati, non spenti»
09/09/2023 14:10:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Le ultime due annate vissute da Lewis Hamilton, a partire dal GP di Abu Dhabi 2021 in cui ha clamorosamente e in modo controverso perso il titolo mondiale a favore di Max Verstappen, sono state molto difficili ed avare di soddisfazioni. Di fatto, da due stagioni, l'inglese è sempre stato costretto a vedere vincere, se non dominare, il rivale olandese, non riuscendo neppure a vincere una gara a partire dal GP di Arabia Saudita 2021 a causa del cambio regolamentare
mal interpretato dalla Mercedes che, nel 2022 e nel 2023, gli ha messo a disposizione una vettura ardita nelle scelte ma fallimentare nei risultati.

Da allora il sette volte iridato ha vissuto piccole e brevi gioie, con qualche sporadico podio nel corso di due anni, la pole nel fine settimana del GP d'Ungheria 2023, stando però lontano dal successo. Una distanza che, a differenza di quanto accadrebbe a molti, non ha intaccato la passione e la sua voglia di correre che, nel weekend di Monza ha annunciato di aver firmato il rinnovo di contratto con la Mercedes, restando in F1 per altre due stagioni con la voglia di riprendersi un mondiali secondo lui meritato.

Un obiettivo che, data la sua forma e la sua intatta passione, secondo molti potrebbe essere alla portata (al netto delle monoposto) ma che invece, secondo il tre volte campione del mondo, Sir Jackie Stewart, non sarà facilmente perseguibile. L'ex pilota scozzese, infatti, nutre dubbi sul fatto che Lewis possa riuscire in tale obiettivo e, in una recente intervista alla 'Bild' ha spiegato la sua visone.

Lewis è uno dei migliori piloti che abbia mai guidato. La verità, però, è che nell’ultimo decennio ha corso con Mercedes, un team fuori competizione. In quel periodo Lewis aveva un solo concorrente: il compagno di squadra. Ad eccezione del 2016, è sempre uscito vincitore dal duello. Ha perso contro Nico Rosberg: un buon pilota, ma non il più talentuoso ma che aveva fame e volontà assoluta di diventare campione. Lewis non ha più quella fame. Per questo, e poiché l’auto non è più così forte, ha problemi”.

Un punto di vista, quello dell'ambasciatore di Rolex nei GP,  a cui in una recente intervista a "BBC Breakfast", Lewis Hamilton ha tenuto a rispondere, affermando che quando si ritirerà dalla massima serie automobilistica vorrà "ispirare" la prossima generazione di piloti, piuttosto che "chiuderla" come sta facendo il pilota scozzese.

"Ci sono persone che hanno una memoria molto corta e fanno i commenti che fanno, senza conoscere il lavoro svolto in dietro le quinte. Una cosa che spero, e non vorrò mai fare, è che in futuro, quando mi fermerò, guarderò ai giovani e alla prossima generazione di piloti per incoraggiarli e far loro sapere che va bene commettere errori. Si tratta di ispirare piuttosto che spegnere. Questo è il tipo di figura che voglio essere".

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Foto copertina www.mercedesamgf1.com


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