Continua la lunga telenovela tra Andretti e la Formula 1. Una telenovela che si arricchisce di dettagli inediti e che, passo dopo passo, fotografa perfettamente la tensione che c'è nel rapporto tra la FIA e Liberty Media, società proprietaria del Circus.
Come è noto, la richiesta di Andretti per entrare in Formula 1 è stata approvata dalla FIA, fatto che ha suscitato il malcontento di Libery Media e della maggioranza dei team attualmente in griglia. Questi ultimi, molto semplicemente, non sono entusiasti dell'idea di dover dividere la torta degli introiti in porzioni più piccole. Ora la palla è nelle mani dei vertici della F1, che però difficilmente potranno ribaltare il verdetto della Federazione.
"Sono sempre ottimista e penso che sarà molto difficile negare l’accesso a una squadra che è stata già approvata dalla Federazione. Non dovremmo dire di no ad Andretti, anzi la Fia dovrebbe chiedere, anzi dovrebbe implorare altri grandi costruttori di entrare", ha detto Ben Sulayem all’agenzia di stampa Reuters.
Il presidente della FIA ha poi rivelato un clamoroso retroscena riguardante la propensione della Formula 1 a non voler allargare la griglia: "Non possiamo obbligare Andretti-GM a comprare una squadra esistente, solo perché qualcuno vorrebbe vendere. Non farò nomi, ma hanno cercato di convincermi a spingere General Motors a fare una cosa del genere. Non è il mio lavoro, non sono stato eletto per questo, non sono un broker".
"Mi è stato obiettato anche che il paddock sarebbe troppo affollato con 11 squadre… Dicono davvero? Abbiamo già un team di Hollywood con noi (la troupe che gira il film Apex con Brad Pitt ha due box a disposizione per le riprese, ndr)! I circuiti dovrebbero avere abbastanza spazio per 12 scuderie, piuttosto penso che sia il numero di gare a essere troppo alto. Abbiamo bisogno di più team e di meno gare!", ha continuato un Ben Sulyaem palesemente stizzito. Il riferimento, ovviamente, è al continuo espandersi del calendario da quando l'azienda statunitense ha acquistato il Circuis. Un allargmento da molti ritenuto come la causa dello snaturamento di questo sport.
Infine, Ben Sulayem ha concluso il suo intervento gettando un altro po' di pepe: "La verità è che le squadre pensano alla loro fetta di torta. Capisco le loro preoccupazioni, ma le nostre preoccupazioni sono diverse. Liberty Media? La Fia non è un fornitore di servizi, ha la proprietà del campionato di Formula 1. Lo abbiamo dato in gestione, ma siamo noi i proprietari e questa cosa deve essere rispettata. La mia intenzione non è mai stata quella di imbarazzare o di mettere all’angolo Liberty Media. Stiamo facendo questo per lo spirito dello sport".
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Foto copertina Twitter F1 Media: Foto interna twitter.com
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