Ha cinquant'anni compiuti a Gennaio, ma Giancarlo Fisichella non ha intenzione di abbandonare il mondo dei motori. Giusto qualche settimana fa, infatti, ha vinto il titolo Gran Turismo con la Ferrari, nella scuderia Bandini, il primo italiano nella storia della categoria. In una recente intervista rilasciata ad Autosprint, il pilota ha raccontato le differenze che sente tra la sua condizione fisica passata e presente, quando il suo compagno di squadra, Tommaso Mosca, è molto più giovane di lui.
"Ho una figlia che ha più o meno la sua età. Ma in passato mi era gia capitato di correre con plloti molto giovani. All'inizio è normale aspettarti che chi divide il volante con te debba prenderci prima la mano. Invece Tommaso mi ha letteralmente sorpreso. È salito in macchina senza avere fatto un solo test ed è andato subito fortissimo. Ad ogni turno ci miglioravamo a vicenda. Mi e piaciuto molto il suo approocio: non ha mai commesso errori, pur andando sempre al limite. E dopo le prove stava ai box anche per più di un'ora a studiare la telemetria. Non è una cosa comune. Si vede che è uno che si applica e vuole crescere per arrivare un giorno ad essere un pilota ufficiale. Magari in Ferrari ... ed io glielo auguro davvero", ha detto il romano.
Il motorsport è una realtà in cui serve una grande preparazione fisica, come ha dimostrato anche la Formula 1 al GP del Qatar. Lì le condizioni erano estreme, e sono stati i piloti più esperti a sentire meno la fatica data la loro esperienza. Questo concetto è stato sottolineato anche dallo stesso Fisichella: "In realtà ormai vado per i 51. Però non me li sento. L'esperienza in macchina mi aiuta sicuramente tanto a superare quel limite che puo essere rappresentato dall'età. L'unica cosa che noto è che faccio un po' più fatica rispetto a una volta. Devo sempre tenermi in forma. Vado parecchio in bici. Faccio tre o quattro uscite a settimana di 80/100 chilometri. Gioco a padel e mi piace il calcio. Mi tengo molto in movimento. Palestre invece poco; ne ho fatto tanta quando correvo in Formula 1 che mi e venuta la nausea. Il problema principale nelle gare Gt è il caldo, ma quelle di due ore le gestisci bene senza alcun problema".
L'ex Ferrari ha poi rimarcato un punto interessante, ovvero il fatto che i giovani siano attratti anche da altre categorie di corse, non solo la Formula 1, specialmente per questioni economiche. "Al giorno d'oggi per fare un percorso che dai kart conduca solo alla Formula 2 parliamo di budget di svariati milioni di euro. O hai il supporto di un paese o entri in una academy. È piu conveniente buttarsi nelle ruote coperte, puntare al Wec in cui oggi con le Lmh si aprono le strade ai piloti di differenti categorizzazioni. È più facile arrivare e avere anche la possibilità di essere pagati per correre", ha concluso il pilota.
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