A sole quattro gare dalla fine della stagione, si può affermare con ragionevole certezza quanto il 2023 della Ferrari si sia rivelato difficile e complesso, almeno stando ai risultati raccolti e alla prestazione mostrate. La Scuderia, sino ad oggi (ad eccezione di qualche sporadio lampo) ha sempre faticato nel comprendere e nel funzionare la SF-23 vettura che, malgrado sia l'evoluzione della F1-75, si è rivelata problematica e capricciosa; tale da far crollare la rossa al terzo posto in classifica costruttori.
Un presente che a ben vedere, oltre a quanto esposto, è reso ancor più complesso ed instabile dalla fase di transizione in atto nel team, figlia degli importanti cambiamenti nei ruoli chiave del team. Cambiamenti di non poco conto che, dati alla mano, si sono registrati a partire dallo scorso anno, a partire dalle dimissioni del team principal Mattia Binotto, seguite quelle di David Sanchez e Laurent Mekies. Cambiamenti, all'interno della GeS, che non sembrano ancora terminati, in entrambi i sensi, visto che alcune figure hanno o stanno lasciando Maranello e molte altre, invece, stanno arrivando dopo esse state scelte come necessarie nella campagna acquisti mirata al rafforzamento dell'organico avviata dal team principal Frédéric Vasseur.
Un andirivieni di tecnici che, nello specifico, è stata analizzata da Franco Nugnes in un suo pezzo su "Motorsport.com". Il noto giornalista italiano, per prima cosa, ha riportato l'addio a Maranello di Eric Meignan, ormai ex capo del dipartimento motori, passto in Alpine.
"In Ferrari è iniziata una fase di grande cambiamento che dovrebbe modificare l’assetto tecnico della squadra. L’Alpine ha ufficializzato che Eric Meignan è il nuovo direttore tecnico nell’area della power unit a Viry Chatillon. Dopo quattro anni a Maranello, dove era capo dipartimento dei motori, Eric ha concluso il previsto periodo di gardening e da circa un mese è attivo nella sua nuova mansione. [...] La Scuderia perde un tecnico di esperienza perché in precedenza era stato una figura importante anche dello staff [...] Mercedes HPP. Il francese [...] avrà il compito di ridisegnare un reparto che finora non è stato eccellente".
Oltre a Meignan, anche altri tecnici (in particolare dei motoristi) stanno lasciando l'Italia, fortemente voluti da costruttori come Honda o Audi per rafforzare, o costruire da zero, i rispettivi reparti motori.
"L’uscita di Meignan dà il via al… porte aperte a Maranello: sono una decina le figure che sono in partenza dalla Gestione Sportiva e, in particolare, Audi e Honda starebbero puntando specialisti nell’area combustione dei 6 cilindri che verrebbero allettati da offerte economiche molto interessanti. Si parla di ruoli anche di spicco".
Una serie di addii che, secondo Nugnes, non sembra preoccupare affatto Fred Vasseur, quantomai convinto di aver ingaggiato tecnici capaci di migliorare, in generale, il livello complessivo della struttura tecnica della Scuderia.
"Vasseur non sembra turbato dal turn-over, perché sotto sotto sta ridisegnando lo scenario tecnico sotto i due Enrico (Cardile e Gualtieri). Entro fine anno arriveranno importanti rinforzi sia nell’area telaio, sia nello staff aerodinamico che motoristico, in attesa che nel 2024 si sblocchino personaggi come Loic Serra, il transalpino che è a capo dello sviluppo della Mercedes".
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Foto copertina media.ferrari.com