GP Messico - La stampa distrugge Perez ed elogia Verstappen:
30/10/2023 15:15:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Il GP del Messico è stato l'ennesimo appuntamento della stagione senza arte nè parte: lo scatto di Verstappen al via ha chiuso i giochi nei primi 800 metri, mentre dietro di lui Sergio Perez ha cercato uno spazio che non esisteva, concludendo in anticipo la sua gara di casa. Per la Ferrari, invece, la corsa è stata anonima, con una strategia che non ha pagato, nell'attesa di un crollo della gomma media di un Hamilton in rispolvero. Alla fine, però, il terzo e il quarto posto rosicchiano qualche punto sulla Mercedes nel mondiale costruttori. Questo è quello che emerge dai commenti delle principali testate sportive italiane uscite oggi. 

"Vertigini d’alta quota, sfortuna alla partenza (Perez piomba addosso a Leclerc e gli danneggia l’ala anteriore), e i noti limiti tecnici. Quelli di una macchina capace di splendere su un giro singolo per poi appassirsi sulla distanza a causa di una difficoltà congenita con le gomme. La gara in Messico è lo spaccato di una stagione: Verstappen letale, sempre. [...] L’eccesso di tensione, la presenza di Ricciardo davanti, le aspettative altissime del pubblico di casa hannomandato in tilt Sergio Perez. L’attacco velleitario dalla quinta posizione su Leclerc, pagato con un pesantissimo zero in classifica, è la fotografia di un pilota in confusione che ha perso la fiducia in sé stesso, la dimensione nel team, e anche la direzione. Doveva essere la svolta, il segnale da mandare ai vertici (Horner, ma soprattutto Marko che lo punzecchia appena può), e invece è stato l’ennesimo capitolo di una involuzione cominciata con un altro botto a Montecarlo, proprio nel suo momento di massimo splendore. Almeno riconosce l’errore. «Sì, sono stato troppo ottimista. Ma lo spazio c’era e ci ho provato, altrimenti non sarei qui a correre. Non mi aspettavo che Charles girasse così, non pensavo che sarebbe rimasto in mezzo. Ma ormai io ero in fase di attacco e non potevo fare nulla. Sonomolto deluso, è uno dei miei Gp più tristi». Rischia il posto nonostante un contratto in tasca per la prossima stagione. È il giorno delle beffe, quella della Ferrari era attesa. Quella di Perez non in questa misura", scrive Daniele Sparisci sul Corriere della Sera. 

"Leclerc e Sainz hanno dovuto inchinarsi a Verstappen e Hamilton: due giganti, ieri e in valore assoluto, con Max che ha spostato altre biglie sul suo pallottoliere. La vittoria è la sedicesima della stagione come nessuno mai (Schumacher 2004 e Vettel 2013 fermi a tredici), la numero 51 in assoluto come Alain Prost. È il professore dei giorni nostri, Verstappen. E non c’è niente da fare: la Ferrari non finalizza, non fa gol. Sono cinque rigori, ma s’è mangiato anche questo e uno solo è finito in rete: a Singapore. La statistica dice venti per cento, quando nella sua storia la Rossa ha conquistato più di metà delle gare in cui è partita davanti a tutti. Ieri ha dovuto cedere il passo a un Lewis Hamilton spaziale, la marcia in più di una buona Mercedes" ha detto invece Fulvio Solms sul Corriere dello Sport. 

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