Il Team Principal della Haas Guenther Steiner ha dichiarato che la squadra americana ha "prove evidenti dei track limits non penalizzati", mentre la saga del GP degi Stati Uniti prosegue.
"C'è un regolamento in vigore", ha detto il Team Principal. "Voglio dire, alla fine, se i commissari non avevano le informazioni, ovviamente non potevano prendere provvedimenti, lo capisco perfettamente".
"Ma le informazioni ora ci sono, quindi vedremo cosa farà la FIA. Credo che debbano agire, perché altrimenti si fanno regole e poi non si fa nulla [per farle rispettare]. Questa è la mia opinione", ha aggiunto.
"Rispetto pienamente il fatto che se non hanno visto le immagini, non possono decidere con certezza, ma ora abbiamo prove evidenti".
Steiner ha voluto specificare il motivo della protesta: "Volevamo solo sollevare il caso, perché altrimenti dobbiamo cambiare le regole. Non sono un grande fan dei track limits, onestamente".
"Sono l'ultimo a volere sanzioni su di essi, ma se c'è una regola dobbiamo rispettarla. È più una questione di principio, che di sanzione in sé", ha affermato il Team Principal della Haas.
"Se c'è scritto che per quattro infrazioni si prendono cinque secondi e per ogni altra [infrazione] si prendono altri cinque secondi, è quello che dovremmo fare, come è stato fatto in passato. Non è che ci stiamo inventando qualcosa di nuovo".
"Faremo valere le nostre ragioni se potremo farlo, perché è giusto che le sentano, visto che abbiamo delle prove. Quindi sosterremo il nostro caso", ha detto in conclusione.
Vedremo quale sarà l'esito della protesta del team americano, mentre un incontro con i sospettati (Aston Martin, Red Bull e Williams) è fissato per mercoledì 8 novembre alle ore 15.
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