Ferrari, Vasseur: «Ho iniziato nel momento peggiore». Ma schiva la domanda su Binotto
13/11/2023 14:15:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Tra poche settimane, il circus della Formula 1 chiuderà i battenti, salutando le vittorie e i momenti bui del 2023. E così terminerà anche la prima stagione di Frederic Vasseur alla guida della Ferrari. Il francese si è trovato a gestire una situazione difficile, con molta pressione alle spalle, frutto di un 2022 in cui la Rossa sembrava poter tornare a vincere. Quest'anno, invece, la squadra ha fatto molta più fatica, sebbene sia l'unica, almeno finora, ad aver interrotto il dominio della Red Bull. 

Parlando al giornale Bild, il team principal ha ammesso le complessità che si è trovato a gestire a Maranello, date soprattutto da una SF-23 poco performante: "Non c'è stato momento più difficile per iniziare alla Ferrari. Non conoscevo il livello dell'auto e avevo molte informazioni da elaborare. Poi c'è stato il lancio. Le aspettative per la vettura erano superiori a quelle che avevamo portato in pista in Bahrein. E a Jeddah è andata quasi peggio. Il lunedì dopo Jeddah è stato duro. Non abbiamo ottenuto i risultati sperati. Ma non ci siamo mai fatti prendere dal panico, siamo rimasti calmi e abbiamo cercato di affrontare i problemi uno alla volta". 

Silenzio stampa su Binotto

Ferrari, Vasseur: «Ho iniziato nel momento peggiore». Ma schiva la domanda su Binotto

A questo punto, il giornalista Silja Rulle ha fatto una domanda a trabocchetto, dicendo che lui non aveva lavorato sulla macchina, ma che la aveva ereditata dai suoi predecessori. Non si è fatto il nome esplicito, ma era evidente il riferimento al lavoro di Mattia Binotto. Tuttavia, il team principal ha sviato la questione, rispondendo in modo diplomatico: "Direi che abbiamo fatto dei progressi in termini di pit-stop e strategia. C'è più pace sul muretto dei box. È andata bene ed è stata soddisfacente. Ma sviluppare l’auto richiede tempo, quindi bisogna evitare la frustrazione. Quando si identificano i problemi, ci vogliono mesi. Anche per il reclutamento di lavoratori qualificati bisogna pazientare. Diamo tutti il ​​massimo".

Vassseur si è voluto anche soffermare sulle strategie, che molte volte sono state il tallone d'Achille della squadra, tanto che una delle prime rivoluzioni fatte da lui sia stato proprio il licenziamento di Iñaki Rueda, da anni criticato per il lavoro. "Quando si tratta di strategia, bisogna accettare che tutti a volte commettono errori perché non riescono a vedere chiaramente. La cosa più importante è che siamo onesti gli uni con gli altri e cerchiamo di capire gli errori. Direi che il clima è molto positivo".

Foto copertina x.com

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