Ferrari: la mediocrità non vale il viaggio
In occasione dell’Investor Day di Exor il CEO della holding finanziaria nonché presidente della Ferrari, John Elkann ha colto l’occasione per esprimere la propria valutazione in merito alla stagione della Scuderia Ferrari, considerata deludente

01/12/2023 07:15:00 Tempo di lettura: 5 minuti

In occasione dell’Investor Day di Exor, il CEO della holding finanziaria nonché presidente della Ferrari, John Elkann ha colto l’occasione per esprimere la propria valutazione in merito alla stagione della Scuderia Ferrari.

Il dominio totale da parte di Red Bull ha annichilito tutta la concorrenza, tuttavia le sconfitte, anche quelle più dolorose, spesso sono il preludio a un futuro ricco di soddisfazioni. Purtroppo questa non è la sensazione percepita dagli addetti ai lavori, dai piloti e dal team principal del Cavallino Rampante. Il gap dal team di Milton Keynes è ampio non solo in termini cronometrici ma anche organizzativi. Ciò che preoccupa è che il massimo potenziale della RB19 potrebbe essere superiore rispetto a quanto apprezzato in pista, scientemente nascosto per non destabilizzare l’intero movimento. I padroni del vapore non gradiscono supremazie schiaccianti che creano disaffezione verso la categoria. In effetti lo spauracchio della concorrenza è che il team austriaco abbia vinto di conserva.

Per Elkann la stagione non può che essere considerata deludente ciononostante l’ultima parte della stagione ha offerte motivi di speranza: “Quello che è stato positivo è che nell’ultimo quarto del campionato ci siamo giocati seriamente quel secondo posto e se uno guarda le gare, eravamo seriamente in gara anche contro Red Bull.”. In effetti la tanto bistrattata SF-23 ha spezzato la sequenza di vittorie Red Bull nel round di Singapore e con maggior fortuna avrebbe potuto trionfare anche a Las Vegas. 

Ferrari: la mediocrità non vale il viaggio

Investor Day Exor – Credit: www.milanofinanza.it

Nessuno dei rivali è arrivato a duellare con le frecce del team austriaco nell’arco di un gran premio. Tuttavia la storica scuderia italiana non ha centrato l’obiettivo minimo della piazza d’onore nel campionato costruttori terminando alle spalle della meno vincente ma più redditizia Mercedes nella classifica costruttori. Il presidente della Rossa non ha dimenticato di sottolineare le ottime performance in qualifica, quasi sempre vanificate da un rendimento sulla distanza di gara non all’altezza dei primi della classe. Tanti, troppi venerdì e sabato illusori soprattutto grazie alla sopraffina abilità di Leclerc sul giro secco. L’obiettivo della prossima stagione è replicare quanto di buono apprezzato in qualifica nella sessione che conta: la gara.

Nel breve consuntivo di Elkann non sfugge la chiosa finale del presidente: “Ora dobbiamo prendere tutto questo per spingere ancora nei prossimi campionati per convertire maggiori pole in vittorie”. L’ovvietà della affermazione sembra presuppore un ritorno ai vertici sul lungo periodo. Prossimi campionati? Facendo un parallelo con il calcio è come se Florentino Perez, presidente della squadra vincente per definizione, promettesse ai propri fan di vincere in un futuro imprecisato. 

Ferrari: la mediocrità non vale il viaggio

Foto di gruppo del team Ferrari nel weekend a Las Vegas – Credit: Ferrari Media Gallery

La vittoria o quantomeno tornare a lottare per il successo dovrebbe essere un imperativo non differibile. Nel 2024 per la Ferrari saranno passati 16 anni dalla conquista dell’ultimo titolo costruttori eguagliando il digiuno più duraturo intercorso tra il 1983 e 1999. Il team di Maranello dopo l’ennesimo anno zero ha l’obbligo di lottare per la vittoria di gare e titoli sin dalla prossima stagione. Nonostante la continuità regolamentare che fornisce un buon margine a chi ha un vantaggio competitivo, chiudere il gap con Red Bull deve essere un diktat. Del resto McLaren che nei primi gran premi arrancava nelle ultime posizioni dello schieramento ha dimostrato che si possono compiere balzi prestazionali importanti seguendo un corretto indirizzo progettuale. Non si pretende il successo ma essere almeno competitivi per potersela giocare.

La mediocrità non vale il viaggio proprio come recitava la frase di Marchionne in bella mostra durante il meeting di Exor…

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Foto copertina www.milanofinanza.it


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