La stagione 2023 della McLaren è stata, dati alla mano, a due facce. Da una parte c'è stato il pessimo avvio di stagione, con una MCL60 in netta crisi tecnica e incapace di allontanarsi dall'ultima fila della griglia. Dall'altra, invece, c'è la seconda e davvero positiva metà di campionato, caratterizzata da una vettura profondamente rivista con importanti sviluppi e in grado, come da anni non faceva, di lottare costantemente per pole position e podi, a volte anche per la vittoria, e di permettere al squadra inglese di risalire la china, ottenere punti pesanti e chiudere il 2023 in gran crescendo.
Una stagione, tirando le somme, positiva per la compagine diretta da Andrea Stella e anche per i due piloti, con Lando Norris che ha vissuto la sua migliore stagione da quando ha debuttato in F1, togliendosi varie soddisfazioni e chiudendo ben sette volte a podio. Risultati che, classifica alla mano, gli hanno assicurato il sesto posto in classifica piloti, sfiorando addirittura il quarto posto, dopo una bella lotta contro Fernando Alonso e Charles Leclerc.
Una seconda parte di 2023 che, specie sui circuiti ad alta velocità, come il Giappone e il Qatar, ha mostrato una McLaren come principale sfidante della Red Bull di Max Verstappen, dando a molti l'impressione che nel 2024 potrà avere tutte le carte in regola per tornare alla vittoria e, magati, giocarsi anche risultati più importanti. Risultati il cui conseguimento dipenderà, indubbiamente, dai passi in avanti che i tecnici del team papaya saranno in grado di far compiere alla monoposto, consapevoli del fatto che la MCL60 è un'ottima base di partenza sui cui far massima la monoposto ventura.
Monoposto 2024 che, come sostenuto in una recente intervista da Lando Norris, dovrà presentare importanti cambiamenti per avvicinarsi definitivamente alla straordinaria Red Bull.
"Mi aspetto cambiamenti quasi più grandi di quelli che abbiamo avuto nell'ultimo anno. Sento che ora più che mai siamo arrivati a un punto in cui possiamo affrontare più cose contemporaneamente".
Cambiamenti che dovranno riguarda più aree dell'auto che, ora più che mai, il team McLaren è in grado di realizzare, avendo già compiuto un importante processo di crescita e di risalita dalle ultime file della griglia. Cresciuta a cui è corrisposta anche una maturazione dello staff tecnico e delle strutture.
“Se sei ancora ultimo, provi a concentrarti un po' di più su una cosa: rendere la macchina più veloce. Ora penso che siamo in una posizione migliore e possiamo concentrarci su alcuni dei dettagli più fini, dettagli che non siamo stati in grado di migliorare molto negli ultimi cinque anni. E anche su cose che mi piacerebbe avere come pilota e penso che mi andrebbero meglio".
Norris, in chiusura, ha sottolineato quanto vorrebbe che la McLaren si concentri sulle piccole cose, sui dettagli in grado di fare una grande differenza, elemento irrinunciabile se a Woking vorranno colmare il gap e lottare con la Red Bull per obiettivi importanti.
"Penso che ora siamo più capaci che mai di cercare di concentrarci su questi punti deboli e migliorarli. Ciò aiuterà in qualifica, il ritmo di gara. Alcune piccole cose possono fare una grande differenza. Quindi, se riusciamo a lavorarci, sono fiducioso che potremo avere un’ottima macchina l’anno prossimo. Una macchina coerente è davvero la cosa che vogliamo".
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