Per il team Red Bull la stagione 2023 è stata quantomai positiva, dominata in lungo e in largo sia dalla squadra che da Max Verstappen, con entrambi i campionati conquistati con relativa facilità e un gran numeo di successi colti: 22 gare vinte su 23 disputate per la squadra anglo-austriaca e ben 19 su 23 per il pilota olandese, agilmente laureatosi campione del mondo per la terza volta in carriera. Una stagione da record resa possibile, dati alla mano, dalla super RB19, una vettura che si è rivelata la più dominante della storia della F1.
Una superiorità che, inevitabilmente, ha portato lo staff tecnico del team di Milton Keynes ad abbandonare anzitempo lo sviluppo della RB19 per dedicarsi a quello della RB20, la vettura 2024 che avrà il compito di difendere gli allori iridati. Una monoposto di cui, in una recente intervista, ha parlato il team principal della Red Bull, Chris Horner, definendo la vettura nascitura come una eoluzione e non rivoluzione rispetto al 2023.
“Tutte le aree sono state rivisitate. L’auto è davvero un’evoluzione, non stiamo reinventando nulla, e questo è stato in gran parte il percorso del percorso ingegneristico seguito negli ultimi 12 mesi”.
Horner poi ha espresso un parere su quelli che saranno i valori in campo il prossimo anno, dicendosi convinto che la Red Bull non ripeterà i risultati record del 2023 (e che gli avversari convergeranno), affermando che gli tecnici del team stanno iniziando a vedere dei rendimenti decrescenti nel percorso di sviluppo, sintomo di un picco di prestazioni ormai raggiunto.
"Mi aspetto pienamente che con regolamenti stabili ci sarà un rendimento decrescente per noi perché penso che siamo arrivati al vertice della curva più velocemente di altri, il gruppo convergerà. Sono convinto che vedremo molte auto che simili alla filosofia RB19".
Un calo a cui gli ingegneri di Milton Keynes stanno mettendo "una pezza", e che probabilmente è giunto anche a causa delle condizioni in cui è nata la RB20, ovvero cone ore in galleria del vento limite come sanzione per aver violato il budget cap nel 2021.
“Se rimani fermo in questo settore, tendi a tornare indietro. Penso che siamo riusciti a risalire quella curva più velocemente di altri, ma siamo in una fase di rendimenti decrescenti. E con la mancanza di tempo nella galleria del vento che abbiamo avuto, anche se abbiamo effettuato la transizione dal 2023 al 2024 in anticipo, abbiamo avuto meno tempo rispetto a molti avversari".
Una limitazione di ore che ha spinto l'intero staff tecnico di Adrian Newey a fare delle scelte chiare e testare in modo limitato delle componenti in galleria del vento.
"Quindi, è stata necessaria molta velocità e selettività su dove applicare quel tempo e per questo ovviamente cercheremo di sfruttare ancora punti di forza della RB19".
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