Nelle ultime settimane sono circolate molte voci sul futuro di Sergio Perez e della seconda guida in casa Red Bull. Christian Horner ha voluto fare chiarezza dichiarando che, il favorito numero uno per occupare quel sedile anche nel 2025 resta Checo, a patto però che dimostri di avvicinarsi alle prestazioni del tre volte campione del mondo olandese.
La stagione di Sergio è stata piena di alti e bassi, inizialmente era riuscito a vincere alcune gare, arrivando però alla tappa di Miami ha avuto un calo drastico della performance, che lo ha fatto sprofondare e battere dal compagno Max Verstappen. Il messicano tuttavia è riuscito a risollevarsi verso la parte conclusiva della stagione, riuscendo a terminare in seconda posizione nella classifica Piloti e conquistandosi il posto anche per la stagione 2024. Nonostante questo comunque il team austriaco si prenderà sicuramente del tempo per valutare anche il rientrante Daniel Ricciardo prima di esprimersi in ottica 2025.
Come riportato da motorsport.com, è stato proprio Christian Horner a parlare del futuro di Perez. Queste le sue parole: "Penso che ci troviamo in una posizione di lusso e quindi non abbiamo fretta. Abbiamo un sacco di opzioni, ma credo che dovrebbe essere Checo a perdersi il sedile. È lui che sosteniamo. È il nostro pilota per il 2024. Se l'anno prossimo farà un ottimo lavoro, non c'è motivo per non prolungarlo fino al 2025. Ma la scelta si baserà esclusivamente sui risultati che otterrà".
Il britannico ha poi aggiunto: "Certo essere il compagno di Max è difficile e si deve avere una certa determinazione e carattere per affrontarlo. Ma quando le prestazioni di tutti convergono, è inevitabile volere le due vetture il più vicine possibile tra loro. Checo ha avuto un ottimo passo di gara in molte occasioni, quindi le prestazioni in qualifica sono probabilmente l'area su cui si deve concentrare durante l'inverno. Ma è perfettamente consapevole di dover migliorare su questo aspetto per non ritrovarsi sempre a partire così indietro".
Horner ha poi concluso il suo intervento dicendo: "Alla fine si tratta di una questione di fiducia. È la capacità di estrarre il massimo quando si monta un set di gomme nuove ed il grip è quello ottimale. E all'inizio dell'anno questo gli riusciva molto bene. Se si guarda al Bahrain, era veloce. In Arabia Saudita ha fatto la pole e in Azerbaijan è stato eccezionale per tutto il weekend. Lo stesso a Miami in qualifica. Poi le cose hanno cominciato ad evolversi. Ma credo che si concentrerà molto su questo aspetto, perché sa che è un elemento fondamentale per il prossimo anno".
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