Mercedes, Wolff: «La monoposto 2022 è il mio più grande errore». Poi spiazza sul 2023
02/01/2024 07:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

L'epopea della Mercedes, abituata ad essere il team da battere in F1 per sette lunghe stagioni, si è interrotto bruscamente all'inizio del 2022, quando il team di Brackley ha faticato moltissimo ad interpretare e adattarsi ai nuovi regolamenti tecnici che hanno portato al debutto la nuova generazione di monoposto ad effetto suolo.

Una interpretazione che ha portato la casa della Stella a mettere in pista una vettura estrema nelle scelte, caratterizzata dal concetto di "zero-sidepod": un tentativo ambizioso di ottenere un grosso vantaggio sui rivali all'inizio dell'era dell'effetto suolo per garantirsi così altri anni di dominio. Una scelta che, a dispetto delle previsioni, si è rivelata un passo falso che ha portato a due annate deludenti ed estremamente difficili.

Nonostante gli appena citati problemi, la Mercedes ha comunque deciso di portare in pista questo concetto anche nel 2023, fiduciosa di averne capito i problemi e sull'onda dell'entusiasmo dalla vittoria colta da George Russell, con la W13, nel weekend del GP del Brasile 2022. Una scelta oggettivamente infelice, che ha condannato la compagine teutonica ad una seconda annata di purgatorio e che, in una recente intervista alla "Bild", è stata analizzata dal team principal della Mercedes Toto Wolff.

Il manager austriaco, per prima cosa, ha ammesso l'errore commesso dal suo gruppo nel 2022, difendendo però la decisione di ripoporre la vettura "slim" anche nel 2023 per la citata vittoria brasiliana della squadra.

"La W13 è stato il mio più grande errore negli ultimi anni. Abbiamo usato l'approccio sbagliato per costruire l'auto del 2022, non era la strada corretta. Confermare questo concetto nel 2023 è stato il secondo grande errore, ma difendo questa decisione, visto che in Brasile avevamo vinto. Ogni squadra avrebbe considerato quel weekend come un punto di partenza per la nuova stagione. Più della metà della squadra era convinta che la situazione stesse migliorando”.

Un miglioramento che, a posteriori, non si è rivelato tale, come visto nel 2023 quando, di fatto, il team ha deciso di abbandonare una volta per tutte lo sviluppo della filosofia zero-pod dopo appena cinque gare. A partire dal GP di Monaco infatti, la squadra anglo-tedesca ha schierato una W14 rinnovata e più simile alla concorrenza, facendo segnare progressi significativi nel resto della stagione, chiusa poi al secondo posto nel campionato costruttori dietro alla Red Bull. Un risultato moderatamente soddisfacente, giunto sfruttando al massimo una macchina comunque complessa e che lo stesso boss della Mercedes ha più volte criticato a seguito di risultati negativi.

Toto Wolff, in chiusura, ha ammesso che alcune volte nel corso della passata stagione ha oltrepassato i limiti quando si è sfogato pubblicamente, davanti ai media, parlando delle carenze della sua squadra o della macchina. Un atteggiamento, a volte, seguito da scuse al personale il lunedì mattina nei brifing in fabbrica.

"Criticare la squadra davanti ai media fa parte di un gioco di equilibri che non sempre sono riuscito a padroneggiare. Molti dipendenti sono motivati ​​quando vedono un capo ambizioso, ma a volte supero i limiti. Devo prendere la camomilla prima dei colloqui per calmarmi. Se sono troppo duro, il lunedì torno in fabbrica e chiedo scusa. Anche questo fa parte di una buona leadership”.

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Foto copertina www.mercedesamgf1.com


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