Jordan sulla lotta Hamilton-Rosberg: «Nico furbo a ritirarsi da campione»
01/01/2024 15:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Eddie Jordan, ex proprietario dell'omonimo team ed opinionista di Formula 1, ha parlato della lotta interna in casa Mercedes nei primi anni dell'era turbo ibrida tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg, dichiarando che il tedesco fu "molto intelligente".

La "Silver War"

La "Silver War", in italiano "Guerra d'Argento", fu il soprannome che alcuni media diedero alla fantastica battaglia tra Hamilton e Rosberg in Mercedes dal 2014 al 2016.

Nei primi due round fu l'inglese ad avere la meglio, conquistando il suo secondo e terzo Mondiale in carriera, dopo quello ottenuto nel 2008 con la McLaren.

Nel 2016, però, il figlio d'arte dedicò tutto se stesso alla missione di diventare campione del mondo, volendolo a tutti costi.

In quell'anno, che fu caratterizzato da episodi poi risultati decisivi (come l'incidente nel primo giro del GP di Spagna e il ritiro di Hamilton in Malesia per problemi al motore), Rosberg riuscì effettivamente ad avere la meglio sul compagno di squadra, regalando il secondo titolo alla propria famiglia 34 anni dopo quello del padre Keke.

Il tedesco decise di ritirarsi al termine di quella stagione, nonostante un'età (31 anni) tutt'altro che avanzata e compromettente per la propria carriera.

Jordan sulla lotta Hamilton-Rosberg: «Nico furbo a ritirarsi da campione»Nico Rosberg osserva il trofeo del campione del mondo di Formula 1

Le parole di Jordan

Eddie Jordan ha commentato quella decisione, a circa 7 anni di distanza rispetto al momento in cui venne presa da Nico, affermando"Mi ha colpito il fatto che, quando si vince il Campionato del Mondo, l'anno successivo si può davvero guadagnare tanto in termini di esperienza, mentre Nico se n'è andato".

"E penso che sia stato molto furbo e intelligente. Si è reso conto che aveva dato tutto per battere Lewis e che non l'avrebbe fatto di nuovo, o che non voleva dannarsi per provare a farlo di nuovo", ha aggiunto.

L'imprenditore irlandese ha poi sostenuto, in conclusione: "Ha stabilito cosa volesse fare [diventare campione del mondo, ndr]. Arrivò secondo [nel 2014, ndr], secondo [nel 2015, ndr] e primo [nel 2016, ndr]. Voglio dire, fenomenale. Ed è una parte importante, molto importante della storia della Mercedes".

Insomma, Jordan sembra condividere e rispettare una decisione che all'epoca fece molto scalpore; perché tutto il mondo della Formula 1 si aspettava una difesa del titolo da parte di Rosberg, che invece non è mai avvenuta.

La scelta fatta dall'ex pilota tedesco dimostra quanto i professionisti di questo sport abbiano bisogno di forza mentale per poter performare al meglio delle proprie possibilità.

Forza mentale che Nico aveva usato al massimo nel 2016, dando tutto se stesso; a tal punto da ammettere, al termine dell'annata che non dimenticherà mai, di non poter essere in grado di ripetersi l'anno successivo.

 

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