Ieri per la Ferrari, così come per gli altri team e migliaia di altri lavoratori, è stato il giorno di rientro in ufficio dopo le festività. Quest'anno nel mondo del motorsport c'era anche una novità, ossia il fatto che durante le vacanze di Natale le squadre dovessero completamente chiudere le serrande. Una cosa, invece, è rimasta la stessa: numerose voci che raccontano di una Rossa che ha guadagnato decimi su decimi rispetto alla passata stagione. Tuttavia, Gianluca Gasperini, giornalista della Gazzetta dello Sport, ha voluto calmare le acqua affermando che ci sono dei lati positivi nel Progetto 676, ma è difficile aspettarsi una vettura da Mondiale.
"Dalla fine della scorsa stagione la Rossa, per una volta, non è stata troppo al centro dell'attenzione. È successo alla Mercedes, per l'iniziativa - rivelatasi poi un clamoroso autogol - di Ben Sulayem, presidente della Fia, contro Toto Wolff (team principal della squadra) e la moglie Susie. Roba durata 48 ore, ma che ha disturbato. Invece il Cavallino, regolarmente sotto pressione quando non vince (dunque praticamente sempre, visto il digiuno che dura dal titolo costruttori del 2008 e piloti del 2007), sta passando settimane piuttosto tranquille. Aiuta anche la fiducia dei piloti: Charles Leclerc ha mostrato di credere nella rossa rinnovando il suo accordo per più anni, e anche il compagno spagnolo potrebbe essere vicino a un allungamento di contratto. Il 13 febbraio, insieme alla presentazione della nuova monoposto, potrebbe arrivare l'annuncio ufficiale. Sono note positive. Che si portano dietro, però, anche un rovescio della medaglia. Non si può più aspettare per tornare protagonisti", ha dichiarato l'esperto.
"Nessuno chiede alla Ferrari di partire come fece nel 2022, vincendo con autorità. Ma Fred Vasseur, che proprio 12 mesi fa cominciava la sua avventura di team principal del Cavallino, ha avuto il tempo di ambientarsi e studiare in fabbrica e in pista. Ai tecnici è stata rinnovata la fiducia. Così come agli uomini chiamati a gestire le strategie. Serve, a questo punto, avvicinare la Red Bull mettendosi alle spalle Mercedes e McLaren, realtà più pericolose in questo momento dell'Aston Martin. I 7 decimi guadagnati in media sul giro al simulatore - come si ipotizza - non sono niente di clamoroso e non devono illudere. Da ciò che si sente dire in giro anche altri, rispetto alla vettura della passata stagione, hanno migliorato di almeno mezzo secondo. E non ne sono soddisfatti", ha concluso Gasperini.
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