Dopo aver vinto a mani basse il campionato del mondo piloti e costruttori di Formula Uno, la Red Bull sembra volenterosa si allargare i propri orizzonti rispetto al focus esclusivo sulla massima serie automobilistica. E nel farlo sembra guardare con favore al mondo della produzione industriale, ricalcando in qualche modo quanto fatto anni fa dalla McLaren.
Entro la fine del 2024, infatti, inizierà a circolare su strada la nuovissima Red Bull RB17, la prima hypercar in assoluto del marchio dell'energy drink, probabilmente riservata ad una ristretta cerchia di persone, anche a causa del prezzo, non del tutto popolare: costerà ben 5 milioni di sterline.
Una vettura il cuo design non è ancora noto, e rimarrà un segreto gelosamente custodito sino alla presentazione ufficiale.
Quel che è noto però è che Adrian Newey, leggendario progettista del team Red Bull in F1, ha ricoperto un ruolo chiave nel concepimento e nella progettazione della RB17. Una possibilità, quella di dare vita ad una vettura stradale, che è da sempre stata nei sogni del tecnico inglese, oltre che una delle principali ragioni per cui Adrian ha deciso di rimanere in Red Bull con un contratto praticamente a vita.
Un sogno che, in precedenza, aveva in parte realizzato con la creazione dell'hypercar di Aston Martin, Valkyrie, ma che ora vedrà con la RB17 la totale realizzazione. Una hypercar che, data anche la mente pensante, sembra attirare fortemente gli appassionati visto che dei 50 esemplari che saranno venduti, la maggior parte sono già stati venduti.
Un progetto ambizioso che, recentemente, è stato commentato anche dal team principal della Red Bull, Christian Horner, che ai microfoni di Sky Sports ha confermato che la nuova RB17 sarà disponibile al pubblico entro la fine del 2024, spiegando il coinvolgimento di Adrian Newey.
“Adrian voleva realizzare un'auto per noi nel 2014, e in quel momento abbiamo trovato una strada per realizzarla, facendo tutto il lavoro di progettazione per la Valkyrie in collaborazione con Aston Martin, un veicolo straordinario. Sono sicuro che sarà un grande successo, da cui si impara sempre, in termini di tecnologie avanzate".
Un progetto che esiste da anni ma che, con l'arrivo del budget cap in F1 ha preso corpo con gran forza, con l'imperativo di non perdere risorse e persone a causa della riduzione dei costi del programma F1.
“Questo reparto esiste da quasi otto anni e in questo periodo è stata accumulata una quantità enorme di conoscenze. Con il budget cap in F1, se si vogliono trattenere le risorse devono esserci progetti che possano giustificare la loro esistenza. Questo è un progetto che utilizza le competenze di cui disponiamo, quindi integrerà le nostre attività di Formula 1 piuttosto che distrarci da esse”.
Hypercar di cui, oltre ad Horner, ha parlato anche il direttore tecnico della Red Bull Advanced Technologies, Rob Gray, che ha sottolineato quanto l'auto sia progettata e in gran parte realizzata dalla Red Bull, pur senza ambire a grossi volumi di vendita, dati gli sforzi in gioco.
“C’è molto in comune tra questa vettura e la vettura di Formula 1 in termini di principi ingegneristici utilizzati per progettarla. La maggior parte di questa vettura siamo in grado di costruirla internamente. Ecco perché abbiamo un obiettivo di volume così basso. Sappiamo come costruire veicoli, ma vogliamo fare una produzione di massa”.
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