James Allison, direttore tecnico della Mercedes, ha fiducia negli ingegneri della squadra di Brackley in vista della prossima stagione, affermando che "mostreranno a tutti che si sbagliano".
L'inglese è tornato a occupare il ruolo in cui ha reso grande la scuderia nell'era turbo-ibrida, sostituendo il partente Mike Elliott, principale responsabile del progetto "zero-pod" (da "zero sidepod", ovvero "senza pance") fallimentare del 2022.
Il team aveva deciso di confermare questo approccio aerodinamico anche per l'inizio del 2023, fino al GP di Monaco, dov'è arrivato il primo aggiornamento significativamente diverso a livello concettuale.
Eppure, nonostante gli innegabili progressi, la Mercedes non è tornata dove vuole essere, e cioè a lottare per il titolo mondiale.
Per questo, Elliott ha (almeno formalmente e ufficialmente) deciso di fare un passo indietro, lasciando il ruolo di direttore tecnico a James Allison, che ha progettato diverse vetture campioni del mondo, tra cui la dominante W11 del 2020.
James Allison festeggia sul podio la vittoria della Mercedes, GP degli Stati Uniti 2019
L'ingegnere del Lincolnshire ha dichiarato che a Brackley c'è tanta motivazione in ottica 2024: "C'è la sensazione che siamo tutti coinvolti in questa situazione e che la gente abbia decifrato il nostro futuro per noi, scrivendo cose come 'la grande squadra di una volta ora è in declino', con tutta la narrativa negativa che ne deriva".
"Finché internamente diciamo: 'Beh, lasciamoli dire, perché è il loro lavoro, devono dire qualcosa', il nostro compito è dimostrare che si sbagliano".
"Immaginate come ci si possa sentire bene quando tutti ci guardano con simpatia, e con finta simpatia, verso la direzione che abbiamo intrapreso".
"Ci siamo rassegnati e abbiamo detto: 'Ok, va bene, ci lavoreremo su, torneremo e gli dimostreremo che si sbagliano'".
"Questo [Brackley, ndr] è un luogo pieno di talenti straordinari che hanno tutto ciò che serve nella loro testa, nel loro carattere e nelle attrezzature che abbiamo in fabbrica per resistere a tutto questo. Dimostreremo che possiamo progettare la vettura che sarà meritatamente di nuovo in testa".
"Per quanto il mondo esterno possa immaginare che questa situazione sia profondamente doloroso all'interno, e da un certo punto di vista lo è, è anche molto entusiasmante, dipende in gran parte da come si sceglie di guardarla", ha concluso Allison.
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