Leclerc-Verstappen: la rivalità del passato che infiammerà il futuro
Dalle sportellate nei kart sino alla Formula 1: entrambi classe ’97, i due coetanei già da bambini non si risparmiavano. La speranza di ogni appassionato è che presto le loro battaglie tornino ad accendere il Mondiale di Formula 1.

16/01/2024 12:00:00 Tempo di lettura: 17 minuti

Nei suoi ormai 74 anni di storia la Formula 1 è stata da sempre costellata da grandi rivalità: i veterani ricorderanno bene le battaglie tra Senna e Prost, Schumacher-Hakkinen o tra gli amici-nemici Lewis Hamilton e Nico Rosberg. I piloti di cui stiamo per parlare sono esattamente l’opposto degli ex compagni in Mercedes: partiti come nemici, il tempo li ha portati a maturare e a costruire un rispetto reciproco che ha spiazzato gran parte del paddock, visti gli ormai celebri trascorsi. Charles Leclerc e Max Verstappen: due piloti dal talento cristallino, considerati da tutto il mondo della Formula 1 i cardini della nuova generazione che avanza.

Entrambi classe 1997 con solo sedici giorni a dividerli: uno nato il 30 settembre, l’altro il 16 ottobre. Quella tra i due è una rivalità infinita che affonda le sue radici lontano, molto lontano… Lo sa bene il papà della stella Red Bull che già dai tempi dei kart aveva previsto tutto. "Io e Jos Verstappen eravamo attaccati alle reti di protezione per guardarli, si girò di scatto e mi disse 'Questi due litigheranno per sempre, faranno a botte anche in Formula 1'". A riportare le parole pronunciate dell’ex pilota è stato Armando Filini, team manager di Maranello Kart (la prima squadra per la quale ha corso Leclerc), che ha raccontato l’aneddoto occorso durante una giornata passata in pista.

Leclerc-Verstappen: la rivalità del passato che infiammerà il futuro

"Nothing, just an incident"

Quello che molti non sanno è che Verstappen e Leclerc si scontravano già da ragazzini, quando giravano i kartodromi di tutta Europa assieme ad altri piloti oggi in Formula 1, come l’attuale duo Alpine Pierre Gasly ed Esteban Ocon. Il primo vero scontro è datato 2012, nel corso della seconda tappa del campionato WSK Euro Series (vinto alla fine dal monegasco). Sull’asfalto bagnato del tracciato francese di Val d’Argenton i due si ritrovarono primo e secondo dopo la partenza; il futuro pilota Ferrari durante un tentativo di sorpasso venne a contatto con l’olandese che non esitò a restituire il colpo nella curva successiva, facendo piombare così l’avversario al sesto posto rovinandogli, di fatto, la gara.

Da lì l'attuale alfiere della Rossa fu protagonista di una straordinaria rimonta che gli permise comunque di tagliare il traguardo in seconda posizione alle spalle di Max. Tuttavia, alla bandiera a scacchi il monegasco affiancò il giovane rivale e lo tamponò volontariamente spingendolo fuori pista. Entrambi gli episodi non passarono inosservati agli occhi della direzione gara, tanto che entrambi vennero squalificati: Verstappen per il contatto sopra le righe, Leclerc per l’azione a gara ormai conclusa.

Negli ultimi anni è diventato virale un video risalente proprio a quella giornata con i due, appena 15enni, che non si risparmiarono nemmeno a parole. L’attuale pilota Red Bull esclamò rabbiosamente: "È stato scorretto. Ero in testa, mi ha spinto e buttato fuori pista". Al contrario, Leclerc si limitò a minimizzare quanto accaduto: "Non è successo nulla, è solo un incidente di gara".

In un’intervista rilasciata tempo fa, Leclerc ha ammesso che in quegli anni i due non si potevano nemmeno vedere: "E’ vero, io e Max abbiamo avuto qualche momento di tensione. Ci odiavamo e prendevamo le cose sul personale, ma eravamo giovani. Quel video è virale, l’ho visto tantissime volte sui social. Sono stati anni molto belli, abbiamo corso insieme per circa quattro o cinque anni e avuto parecchi scontri, sicuramente questo non ha aiutato. Da allora siamo cresciuti, siamo entrambi più maturi e il nostro rapporto è migliorato molto rispetto al passato. Oggi se ripenso a quell’episodio mi viene da ridere".

Le battaglie in pista continuarono anche nel 2013, quando Verstappen si laureò Campione del Mondo nella categoria FIA KZ (la classe regina dei go-kart) proprio davanti a Leclerc. Da allora le strade dei due baby fenomeni si separeranno per poi ritrovarsi in Formula 1 qualche anno più tardi.

L’arrivo tra i grandi

Nonostante abbiano vissuto assieme i primi anni in pista, ad un certo punto il percorso di entrambi ha subito una svolta continuando a progredire in parallelo. Verstappen nel 2014 fece il grande salto, gareggiando in Formula 3 e stupendo tutti al suo primo anno alla guida di una monoposto, tanto da attirare su di sè gli occhi di due colossi del calibro di Mercedes e Red Bull. Niki Lauda desiderava portare a Brackley il talentino olandese, ma ad avere la meglio fu Helmut Marko che convinse papà Jos con la possibilità di metterlo sin da subito al volante di una Formula 1, promettendogli un posto da titolare in Toro Rosso nel 2015. Ancora oggi questo fa di Super Max il pilota più giovane di sempre ad aver esordito nella massima categoria automobilistica quando era ancora minorenne. Un primato che rimarrà per sempre suo, dal momento che la Federazione da allora istituì la regola secondo la quale per entrare in Formula 1 è richiesta la maggior età.

Leclerc-Verstappen: la rivalità del passato che infiammerà il futuro

Il percorso di Leclerc, invece, è stato più "standard". Il monegasco è passato per tutte le categorie minori fino a quando nel 2016 (stesso anno in cui vinse l’allora GP3, vale a dire l’attuale Formula 3) entrò a far parte della Ferrari Driver Academy per mano anche del suo amico e mentore Jules Bianchi. L’annata successiva fu costellata da un altro successo, quello in Formula 2, che gli spalancò definitivamente le porte della massima serie. Il debutto in Formula 1 arriva infatti nel 2018 al volante della Sauber motorizzata Ferrari. Quella Ferrari che ormai da sei anni rappresenta con orgoglio, non solo come pilota ufficiale ma anche da primo Tifoso. Proprio il rivale olandese si è espresso riguardo questo binomio: "Charles è un pilota veloce e molto talentuoso, altrimenti non avrebbe ricevuto l’opportunità di guidare la Ferrari. Sono sicuro che avremo tante belle battaglie in pista".

E poi arriva l’Austria…

È proprio con l’arrivo di Leclerc in sella al Cavallino Rampante che la lotta tra i due torna ad accendersi come ai vecchi tempi. Il primo faccia a faccia tra i grandi è datato 2019, precisamente durante il Gran Premio d’Austria. I due piloti, ormai ventunenni, dopo essere partiti in prima fila l’uno affianco dell’altro si ritrovano a contatto nel corso del 69° giro. La Rossa numero 16, fino a quel momento autentica dominatrice incontrastata della corsa, vede minacciosa negli specchietti la figura sempre più ingombrante della Red Bull dell’eterno rivale.

Proprio come nel 2012 i due piloti arrivano al contatto, con l’olandese che durante un tentativo di sorpasso accompagna fuori l'avversario. Si rivelerà poi la mossa decisiva della gara per Verstappen, involatosi verso il successo al contrario di Leclerc che, dopo quella del Bahrain, è costretto ancora una volta a rimandare l’appuntamento con la prima vittoria della carriera. Il post-gara non fu sicuramente privo di polemiche per una manovra che qualche settimana prima in Canada venne giudicata irregolare ai danni di Vettel, reo di aver portato fuori Hamilton.

Leclerc-Verstappen: la rivalità del passato che infiammerà il futuro

Sembrava finita lì, ma la storia si ripete due settimane più tardi sul circuito britannico di Silverstone dove Leclerc rispedisce al mittente ogni attacco di un Verstappen che in quel momento aveva più ritmo. Dopo aver perso la posizione al pit-stop, il monegasco se la riprende subito continuando una strenua difesa fatta di chiusure al limite nello storico tratto Copse-Maggotts-Becketts-Chapel-Stowe. La seconda girandola delle soste ai box relega nuovamente il numero 16 alle spalle del 33, ma sfruttando una ripartenza dietro Safety Car il ferrarista riesce nuovamente a riconquistare la posizione sulla Red Bull alla Club, grazie ad una vera e propria ruotata. Dai commissari di gara non arriva nessuna penalità.

Leclerc in quell’occasione dimostrò di essere di parola, tenendo fede a quanto affermato riguardo l’accaduto di due settimane prima in quel di Spielberg: "L'importante è che d’ora in poi le regole siano uguali per tutti. In Austria ho capito che si può correre in maniera ruvida, quindi mi adeguerò".

2022: prove di Mondiale

La prima annata dell’attuale generazione di vetture resta l’unica vera stagione, fino ad oggi, (o almeno, mezza) nella quale Leclerc e Verstappen hanno finalmente potuto combattere ad armi pari per il colpo grosso. In palio una supremazia mai chiarita; perlomeno dal punto di vista del monegasco che ha sofferto in silenzio nel biennio forse più cupo della storia della Rossa.

Sin dalle prime battute del Mondiale 2022 non sono mancati duelli avvincenti e colpi di scena, a cominciare dalla tappa inaugurale in Bahrain dove una serie di sorpassi e controsorpassi diedero vita ad una corsa equilibrata e incerta. Lo stesso successe una settimana più tardi a Jeddah, dove a cambiare fu solo il vincitore (Verstappen) al termine di una dura battaglia fatta di nervi e furbizia costruita a suon di frenate e giochi di DRS.

Leclerc-Verstappen: la rivalità del passato che infiammerà il futuro

Alla conclusione del round saudita l’olandese pronunciò solo parole di stima verso il coetaneo-rivale: "Charles è il pilota che conosco da più tempo, da quando siamo bambini. Ad entrambi piace molto gareggiare e penso che l’abbiate visto nella nostra battaglia in Bahrain. Spero di continuare a combattere contro di lui per molto tempo, perché siamo ancora molto giovani". Il tre volte Campione del Mondo ha poi paragonato la rivalità con Leclerc a quella vissuta nel 2021 con Hamilton: "Preferisco la sfida con Charles piuttosto che quella degli anni passati con Lewis. Charles è un bravo ragazzo, abbiamo la stessa età. Ridiamo quando pensiamo a tutti gli incidenti che abbiamo avuto in passato e - continua - credo che questo ci abbia aiutato a costruire un’atmosfera più serena e di totale rispetto. Mi auguro che possa andare avanti così".

La stagione proseguì e, prima dell’involuzione Ferrari e della conseguente parata di Verstappen verso il suo secondo titolo consecutivo, ci fu tempo per un’ultimo ruota a ruota proprio a Spielberg, dove tre anni prima tutto ebbe inizio. Questa volta ad avere la meglio fu il monegasco che tornò a guardare tutti dall’alto in basso ad esattamente tre mesi di distanza da quel “la macchina oggi era una bestia” esclamato in Australia al termine di un weekend dominato nel quale seppe conquistare il primo Grande Slam della carriera.

A differenza di quanto successo nel 2019, questa volta l’atmosfera sul podio è di tutt’altra fattura: gli sguardi di fuoco hanno lasciato il posto a sorrisi e parole di stima reciproca. Max versa addosso a Charles litri di champagne come se fossero compagni di squadra nonostante i tre sorpassi subiti nel corso delle 71 tornate austriache.

Leclerc-Verstappen: la rivalità del passato che infiammerà il futuro

La rivalità del domani: medesimo talento e un approccio differente fatto di rispetto reciproco

Anche nel corso della stagione passata, seppur la Red Bull non abbia lasciato nemmeno le briciole agli avversari, quelle volte in cui Leclerc e Verstappen si sono ritrovati a condividere il podio hanno continuato a mostrare quel senso di stima maturato col tempo, soprattutto ora che entrambi hanno realizzato il sogno di quando erano bambini: "Abbiamo passato la maggior parte della nostra carriera uno accanto all’altro. - afferma il pilota della Ferrari - Sognavamo entrambi di arrivare un giorno in Formula 1 e ci siamo riusciti. Mi piace lottare con Max perchè siamo sempre al limite. Ora il nostro rapporto è diverso, ma quando mettiamo il casco torna la competizione che c’era già ai tempi dei kart. Siamo in momenti differenti delle nostre carriere rispetto al passato, lui è persino riuscito a diventare campione del Mondo. È un bravo ragazzo e si merita tutto quello che gli sta accadendo".

Parole che non fanno altro che rendere l’idea del rispetto venutosi a creare tra i due e che trovano anche il tre volte iridato sulla stessa lunghezza d’onda: "Ci siamo confrontati sempre al massimo e ci sono stati momenti un po’ difficili sui kart, ma da allora siamo cresciuti. Ora ci troviamo dove entrambi speravamo, abbiamo realizzato il sogno di quando eravamo ragazzi e rappresentiamo due team molto importanti. Abbiamo imparato ad andare d’accordo, possiamo farci tranquillamente una chiacchierata - conclude - e goderci le nostre battaglie. Ho molto rispetto per Charles, conoscersi da tanto tempo aiuta".

In fondo forse è proprio per questo che i duelli hanno subito una piega positiva in termini di correttezza. Non che non siano più duri e al limite, anzi. 'Intensità' resta sempre la parola chiave, come quando erano piccoli. Max è più un animale da gara, mentre Charles riesce sempre a estrarre quel qualcosa in più che gli permette di fare la differenza sul giro secco. Tuttavia, sicuramente entrambi col tempo limeranno ogni lato della loro guida per avvicinarsi maggiormente a quella perfezione che in Formula 1 è da sempre ricercata.

Leclerc-Verstappen: la rivalità del passato che infiammerà il futuro

Perciò la strada per assistere a un dualismo epocale sembra proprio essere tracciata. Vivere nel periodo di questi due piloti che sin dai primi giorni si sportellavano e si accusavano è un enorme privilegio per qualsiasi appassionato di motori. Ora Charles e Max si rispettano (dentro e fuori la pista) come due nemici lontani che si sono improvvisamente ritrovati vicini; forse perchè già nel 2012, sotto la pioggia francese di Val d’Argenton, erano consapevoli che si sarebbero ritrovati da grandi, uno contro l’altro. Sarà che competere contro qualcuno con cui si gareggia da una vita risulta naturale… È Leclerc contro Verstappen: due ragazzi che hanno nel loro futuro una rivalità che molto probabilmente segnerà la storia della Formula 1.

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