Il primo Febbraio 2024 sarà una data ricordata a lungo. I rumors di un affare sulla carta impossibile, con il passare delle ore hanno assunto contorni sempre più realistici. A mente fredda è possibile scorgere alcuni dei significati e la portata dell’arrivo di Lewis Hamilton alla corte di Maranello.
Innanzitutto è una boccata di ossigeno per la Formula 1 in cui iniziano a scarseggiare pericolosamente motivi di interesse in virtù della nuova era di dominio del binomio Red Bull/Verstappen. Qualche giorno fa scrissi che Ecclestone era un grande agitatore di uomini e seppe rivitalizzare la Formula 1 di metà anni 90’ favorendo il passaggio di Schumacher in Ferrari (clicca qui per approfondire). Serviva una scossa e quella di ieri è stato un “terremoto sportivo” senza precedenti.
Con il senno di poi, è verosimile che non ci sia mai stata la volontà di rinnovare il contratto di Sainz. Da mesi Vasseur ripeteva che il tema dei rinnovi contrattuali dei piloti non era la priorità. Una bugia figlia della certezza del rinnovo di Leclerc e della necessità di attendere che Hamilton potesse esercitare la clausola rescissoria prevista nell’accordo con Mercedes siglato ad agosto dello scorso anno.
Il sì di Lewis alla rossa e’ stato pronunciato da tempo e il fatto che il tutto sia stato ufficializzato in modo così repentino non significa che abbia ceduto alle lusinghe del Cavallino Rampante nella giornata di ieri. Hamilton è un’azienda, quindi la stesura del suo contratto è in ballo da diverse settimane. La rivista specializzata Forbes lo ha inserito all’5° posto degli sportivi più pagati nel 2022, stimando per Lewis Hamilton incassi totali per 65 milioni di dollari durante lo scorso anno.
Oltre allo stipendio lauti guadagni derivano dagli sponsor personali: Sony, IWC, Monster Energy, Police, Puma, Tommy Hilfiger, Bose, L’Oréal, MV Agusta Motorcycles, Gran Turismo Sport (Gaming), Vodafone, Qualcomm, Petronas e Mercedes-Benz sono le aziende di cui il pilota è testimonial.

Gli sponsor personali di Lewis Hamilton - Credit: @robertofunoat
E’ facile comprendere che la compatibilità della galassia di sponsor del pilota anglocaraibico sotto le insegne del Cavallino Rampante abbia richiesto tempo. Il risentimento di Carlos delle ultime settimane non riguardava l’annuncio del rinnovo a lungo termine di Charles.
Semplicemente aveva compreso che il suo tempo a Maranello era scaduto. Il pilota inglese è sempre stato un pallino di John Elkann e probabilmente si sono venuti a creare quei presupposti per celebrare un matrimonio che tutti davano per impossibile. Anche la scelta di presentare la monoposto SF-24 a porte chiuse assume un significato chiaro.
Al netto degli umori delle fazioni per questo o un altro pilota, Hamilton e’ tuttora uno dei driver più forti sulla griglia nonché il più titolato. La presidenza ha voluto inviare un messaggio chiaro alle maestranze di Maranello: ora al volante avete il meglio, niente scuse.
Un campione del calibro di Lewis porta con sé una sola aspirazione: la vittoria del mondiale. La GES è chiamata ad essere all’altezza di un uomo che ha vinto quasi la metà dei successi della storia decennale del Cavallino Rampante.
Potremmo assistere al remake di quanto verificatosi con l’arrivo di Schumacher, ovvero propiziare/sensibilizzare l’arrivo di tecnici molto legati a Lewis. In tal senso è necessario capire se “il colpo del secolo” ha lasciato delle cicatrici tra Ferrari e Mercedes. Se la trattativa della Ferrari sia stata vista come un’ingerenza poco gradita al punto da ostacolare altre migrazioni sull’asse Brackley-Maranello come ad esempio lo storico ingegnere di pista “Bono” Peter Bonnington.
I messaggi più potenti che la Scuderia Ferrari ha lanciato al circus sono fondamentalmente due: la potenza economica e la dimostrazione dell’immutato appeal. Con ogni probabilità Lewis ha firmato un contratto biennale con opzione per una terza stagione con un ingaggio annuale di 50 milioni di dollari. E se Sir Lewis, simbolo del motorsport britannico, ha ceduto alle lusinghe della storica scuderia modenese i vertici del team di Maranello hanno fatto capire che non si baderà a spese pur di riportare i titoli a Maranello.
La speranza è che Maranello sia vista anche da tecnici di spessore, come luogo di consacrazione professionale. E’ evidente che l’operazione produrrà enormi profitti dal marketing. La Ferrari strappa l’uomo immagine della Mercedes come la stella a tre punte fece con Michael Schumacher 14 anni fa.
Il team guidato da Toto Wolff è stato colto di sorpresa dal passaggio di Sir Lewis al punto che secondo i media del Regno Unito abbia comunicato la separazione alle maestranze di Brackley in tutta fretta nel pomeriggio di ieri. Il manager austriaco non poteva opporsi a una clausola contrattuale, tuttavia appare lecito pensare che Lewis l’avrebbe esercitata in caso di scarsa competitività della W15.

I rapposti tra Toto Wolff e Frederic Vassuer saranno ancora cordiali? - Credit: x.com
Le monoposto 2024 sono ancora in fase di assemblaggio, pertanto valutarne le performance e’ un esercizio fattibile solo al simulatore che tuttavia ha ingannato i tecnici delle frecce d’argento negli ultimi 2 anni. Per gli ingegneri della stella a tre punte e’ stata una doccia gelata.
Mercedes dal suo rientro in Formula 1 ha sempre schierato un campione del mondo. A meno che nel 2025 Alonso o Verstappen non sposino la causa del team anglotedesco, il progetto sportivo potrebbe cambiare completamente. Si vocifera addirittura di una linea verde composta da Russell e Kimi Antonelli se dimostrerà di essere pronto nella prima stagione di F2 quest’anno.
E’inutile girarci intorno, Leclerc, fresco di rinnovo a lungo termine, credeva di essere stato promosso a “faro” indiscusso all’interno del team. Certamente lo sarà in questa stagione, ma dal 2025 con un sette volte campione del mondo nella parte opposta del box la posizione di privilegio nelle strategie di gara, nei giochi di squadra dovrà sudarselo.
Hamilton nonostante le 39 primavere sembra essere integro nel fisico, nella velocità e soprattutto nelle motivazioni. Un osso molto più duro rispetto al Vettel del 2019 che ormai era stato sfiduciato da top management di Maranello. Il bicchiere mezzo pieno è che potrà di nuovo misurarsi con il top della categoria, cercando, ove necessario, di migliorare le sue lacune.

Leclerc e Hamilton festeggiano sul podio del Bahrain 2022 - Credit: x.com
Non è dato sapere se Charles fosse al corrente della trattativa con Lewis nel momento in cui ha apposto la firma sul rinnovo del contratto, certamente l’epta campione del mondo alzerà l’asticella e questo potrebbe essere un bene per il pilota monegasco.
In questo contento, la stagione che sta per cominciare non sarà altro che la prosecuzione di quella dello scorso anno. A meno di clamorosi step dei competitor, Red Bull e Max Verstappen non dovrebbero avere rivali. Per certi versi sarà una stagione di transizione verso il 2025 in cui l’effetto domino del mercato piloti offrirà grandi motivi di interesse.
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