Ferrari, Gualtieri: «Primo obiettivo l'affidabilità del motore»
13/02/2024 21:45:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Parlando della SF-24 già nel mese di dicembre, Frederic Vasseur aveva ammesso che la vettura sarebbe stata rinnovata del 95%. Tra le parti congelate, per motivi regolamentari, c'è la power unit, sulla quale è concesso lavorare solo in termini di affidabilità. Questo argomento è sempre più importante, specialmente in un calendario composto da 24 gare e 6 Sprint Race, in cui sono concessi solo 4 motori, ed è stato uno degli elementi più importanti su cui Enrico Gualtieri, responsabile della power unit in Ferrari, e il suo team si sono concentrati. 

Abbiamo modificato e cambiato alcuni componenti per motivi di affidabilità, è difficile dire una percentuale, ma di sicuro cerchiamo di migliorare ulteriormente le aree in cui eravamo ancora deboli l'anno scorso. Il regolamento non ci permette di lavorare su elementi legati alle performance. D'altra parte, si tratta sempre di preparare, ottimizzare e infine cercare di estrarre il massimo delle prestazioni dal potenziale della Power Unit. Quindi c'è ancora spazio per la messa a punto, pista per pista, gara per gara, weekend per weekend. In questo senso stiamo migliorando continuamente, in termini di strategie generali, Power Unit, gestione dell'energia e ICE", ha detto l'ingegnere a Motorsport Italia. 

"Durante l'inverno ci siamo concentrati innanzitutto sui principali problemi aperti. La scorsa stagione non siamo stati perfetti, abbiamo avuto un impatto sulla squadra e sulle sue operazioni. Il regolamento consente di apportare modifiche in termini di affidabilità e sicuramente queste sono state le priorità principali del nostro sviluppo invernale, per poi testarle al banco di convalida in modo da essere pronti per l'inizio della stagione. Il secondo argomento riguarda sempre l'estrazione del massimo potenziale in termini di prestazioni dal motore e da tutti i componenti. Ovviamente sarà un lavoro lungo e impegnativo, perché questi componenti vengono sempre messi al di sopra dei propri limiti. E alla fine, è nostro dovere, come sempre, estrarre le massime prestazioni in qualsiasi condizione operativa in cui il propulsore verrà utilizzato", ha concluso poi Gualtieri. 

Foto copertina x.com


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