Red Bull, censurati i giornalisti sul caso Horner al lancio della RB20
19/02/2024 21:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Il clamore mediatico intorno al caso di Christian Horner non intende fermarsi, nonostante l'avvocato designato all'indagine stia prendendo il suo tempo per dare degli aggiornamenti. Perciò, è stato strano vedere il team principal al lancio della RB20: la sua posizione è delicata, e qualsiasi cosa avesse fatto sarebbe stata oggetto di speculazione e discussione. Eppure, il britannico ha scelto di usare l'arma della sfrontatezza e della spavalderia, consapevole anche del suo potere acquisito.

Ma non è tutto oro quello che luccica: poche ore dopo, infatti, dall'Olanda è arrivata la notizia che gli avvocati dell'inglese avrebbero cercato di corrompere la donna che ha lanciato le prime accuse con la somma di £650.000, che però è stata rifiutata. E, come se non bastasse, è arrivata anche un'ufficialità sul fatto che la Red Bull abbia impedito ai giornalisti di fare domande troppo incalzanti al CEO del team, pena l'esclusione da ogni sessione mediatica della prossima stagione. 

Parlando al podcast di The Race, Nelson Valkenburg ha ammesso: "Al lancio della nuova vettura volevano dare l'impressione che lì non ci fosse nulla da vedere. Horner è stato presente tutto il tempo, e non si è nascosto dalle scene, non sembrava avere pensieri o rimorsi. Dall'altra parte, però, c'è da dire che a noi giornalisti è stato detto di non fare domande sull'investigazione. C'era un'aria strana, ma alla fine è stato un bel lancio. Eravamo tenuti al guinzaglio, ma Christian è anche un ottimo uomo politico e voleva mostrare di avere il controllo della situazione". "Lui era ovunque in primo piano, e anche se c'era un elefante nella stanza il messaggio che voleva mandare era di non essere per nulla preoccupato. La Red Bull ci aveva detto in modo esplicito di non fare domande a Horner sull'argomento. Alcuni giornalisti della TV, però, hanno avuto il via libera, e lui ha risposto dicendo che andava tutto bene, come se non stesse accadendo nulla", ha continuato poi Edd Straw. 

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