Dopo un mese difficile, lungo e complesso a causa delle indagini sul suo conto per un presunto scandalo sessuale, in cui è stato "prosciolto" (pur trattandosi di investigazioni interne all'azienda e non portate avanti dalla giustizia ordinaria), il team principal della Red Bull, Christian Horner è tornato, per la prima volta, a parlare pubblicamente. Un'indagine sul suo comportamento che, di fatto, ha respinto la denuncia contro di lui alla viglia delle prime prove libere del Gran Premio del Bahrain, apertura della stagione 2024 di F1.
Accuse respinte che, dati alla mano, hanno permesso ad Horner di mantenere il suo ruolo di amministratore delegato e team principal del team Red Bull F1, da lui ricoperto dal 2005 e che ha portato il team di Milton Keynes, sotto la sua gestione, a macinare record, vittorie e titoli mondiali. Fine del processo che, nella tarda serata di ieri, è stata commentata dal diretto interessato ai microfoni di Sky Sports.
Il manager austriaco, per prima cosa, ha esternato la sua soddisfazione per il termine del processo che, nelle ultime settimane, molte energie ha assorbito a lui e all'interno team. Christian non ha poi rilasciato ulteriori commenti ma ha spostato il focus sulla prima gara dell'anno, in cui l'intera squadra ambisce e fare bene.
"Sono contento che il processo sia finito, ovviamente non posso commentarlo. Siamo qui per concentrarci sul Gran Premio, sulla stagione a venire e per cercare di difendere entrambi i nostri titoli”.
Un processo concluso, almeno interamente all'azienda, ma a cui la ragazza querelante potrebbe far ricorso, pur con poche speranze di poter ottenere qualcoaa di più contro Horner. Uno scenario che il boss della compagine anglo-austriaca spera possa non verificarsi.
“Non posso dare ulteriori commenti, posso solo dire che il processo è stato condotto e concluso".
Christian, per svincolarsi dalle spinose domande, ha spostato l'attenzione sul GP del Bahrain, dicendosi di essere felice per l'avvio della stagione e concentrato sui nuovi obiettivi per il 2024.
“Sono felice di essere qui in Bahrein, con la squadra concentrata sulla stagione a venire”.
Dopo la conclusione delle indagini, poi, Horner è stato fotografato nel paddock di Sakhir con Jos Verstappen, a dispetto delle voci (mai confermate) che parlavano di tensioni interne, proprio tra il padre di Max e il numero uno del muretto box. Voci che Horner ha prontamente smentito, parlando della totale unità e armonia che regna in Red Bull.
“La squadra è unita, non è mai stata più forte”.
Foto copertina twitter.com
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