Steiner-Haas: i clamorosi retroscena sull'addio
05/03/2024 10:35:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Negli ultimi giorni sono stati diffusi dei clamorosi retroscena sull'addio di Guenther Steiner alla Haas, rivelati attraverso dei racconti dell'ex team principal.

Guenther Steiner è stato team principal della Haas sin dall'ingresso ufficiale del team in Formula 1, nel 2016. Nelle stagioni precedenti, la sua popolarità è cresciuta esponenzialmente grazie alla serie TV "Drive To Survive", realizzata da Netflix, di cui è diventato una vera e propria star.

Nel gennaio del 2024, però, la scuderia americana ha comunicato che Steiner non avrebbe proseguito la sua avventura al comando delle operazioni, venendo sostituito con effetto immediato da Ayao Komatsu.

A distanza di quasi due mesi dal momento dell'addio, l'italiano ha rilasciato delle dichiarazioni interessanti, che contengono dei clamorosi retroscena.

I retroscena sull'addio

Queste le sue parole: "Posso dire che l'ultimo anno, o anno e mezzo, è stato difficile. Quando è entrato in vigore il budget cap, tutte le altre squadre hanno investito i loro soldi nell'infrastruttura dell'azienda per andare avanti".

"Noi non l'abbiamo fatto, ma a un certo punto bisogna dire cosa si pensa di alcune cose. Ovviamente non sono il proprietario della squadra, non posso prendere queste decisioni. Non sono io a spendere soldi, e Gene [Haas, proprietario della scuderia, ndr] vuole fare le cose a modo suo".

Steiner-Haas: i clamorosi retroscena sull''addio

"Ovviamente non gli è piaciuto quello che avevo da dire; e per questo il mio contratto non è stato prolungato. A me andava bene così", ha detto Steiner.

Eppure, non è finita qui. Jack Plooij, un reporter olandese, ha confermato di aver avuto delle conversazioni con l'ex team principal della Haas.

Il giornalista ha rivelato: "Guenther [Steiner, ndr] e io abbiamo parlato all'inizio della settimana, ma non ci è stato permesso di chiedere come sia andata effettivamente con Haas e cosa avrebbe fatto".

"Guenther aveva trovato uno sponsor da 20 milioni di dollari, ma ha detto a Gene Haas che voleva delle quote della squadra per rimanere e continuare il rapporto di lavoro. Haas, però, non ha accettato; e così è stato proprio Steiner a decidere di lasciare la squadra", ha concluso.

Effettivamente sembra esserci un nesso tra le due storie. Entrambe sono, innanzitutto, collegate dal punto di vista economico, ma anche da quello logico.

Quando Steiner dice che "a Haas non è piaciuto quello che ha avuto da dire", potrebbe riferirsi all'acquisto di alcune quote del team?

Successivamente, la volontà di trovare un accordo con uno sponsor da 20 milioni di dollari, non può che essere frutto del discorso dei mancati investimenti nelle infrastrutture.

Insomma, probabilmente non sarà mai nota la vera ed unica versione della storia, ma la verità di Steiner appare alquanto chiara.

 

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