L'assetto della Red Bull che gli avversari possono copiare (e battere)
06/03/2024 10:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

La prima gara dell'anno è andata esattamente secondo i pronostici: Max Verstappen ha vinto con facilità e la Red Bull ha fatto persino doppietta. Così, quella piccola fiamma di speranza per una stagione combattuta si è spenta presto, con Mercedes e McLaren non presenti all'appello e la Ferrari in crescita, sebbene con problemi già al primo appuntamento stagionale. Inutile vivere con le fette di salame sugli occhi: anche questi Titoli andranno a Milton Keynes, salvo più che clamorosi colpi di scena. 

Carlo Vanzini, però, ha sottolineato che "dominio Red Bull" non equivalga a "Mondiale noioso". Certo, la RB20 è la vettura migliore, e Verstappen non ne sbaglia una. Eppure,in tutto quello che non appartiene a queste categorie, per esempio strategie, o furbate in qualifica, gli avversari possono dire la loro. "La Red Bull con Max ha avuto bisogno di studiare bene la posizione in pista degli altri per prendersi più di una volta la scia in qualifica, non determinante sia chiaro per conquistare la pole, in virtù però dell'errore di Leclerc. Un segnale però che possono essere battibili nel giro secco e poi le gare diventano, come Las Vegas ad esempio, per certi versi simile a Jeddah, tutte da vivere. Questo non vuol dire che la Max Bull sia attaccabile, ma vuol dire, intanto che fanno tutto alla perfezione anche con queste strategie non facili da applicare contando sulla presenza di un avversario che ti tiri un'involontaria scia, ma che tu avversario devi essere extraterrestre nel MAXimizzare tutto, per solo pensare di infastidire Max. Parlare di mondiali già andati non è follia, ma prematuro".

"Nella perfezione non puoi avere quel problema ai freni accusato da Leclerc, se mai lo hai avuto tra test e week end di gara; vuol dire non usare una gomma rossa in più in Q1 quando era abbastanza evidente che Leclerc fosse salvo dal taglio, ma vuol dire anche che lo stesso Charles deve fare anche lui un giro buono per evitare che la squadra dubiti sul passaggio del turno. Stesso discorso per gli altri. Serve quasi una coalizione di teste e menti perché parliamo di 7/800 ingegneri della Red Bull che ne stanno battendo oltre 4000 tra Ferrari, Mercedes, Mclaren e Aston ... È vero che loro hanno Newey, ma è altrettanto vero che non è possibile, in continuità di regolamento, che non ci sia una netta convergenza di prestazioni, come è stato sempre in passato", ha concluso poi il giornalista. 

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