Sono giorni difficili, complessi, quasi da telenovela, quelli che sta vivendo il team Red Bull. Solo mercoledì scorso, di fatto, era terminata l'indagine relativa al presunto scandalo sessuale che vedeva coinvolto il team principal Christian Horner, accusato da una dipendente di comportamenti poco leciti, e che, come recitava il comunicato dalla casa madre, Red Bull, aveva visto l'assoluzione del manager per la non sussistenza del fatto.
La vicenda, come detto, sembrava conclusa almeno fino alla giornata di venerdì quando, al termine delle FP2 del GP del Bahrain, un giornalista anonimo aveva invitato una mail, anonima, ai giornalisti accreditati (e al personale senior della F1), contenente dei messaggi della conversazione imputata tra lo stesso Horner e la dipendente da cui era partita l'indagine. Elementi che in poco tempo hanno fatto riesplodere il caso e spinto molti a ricercare la verità della vicenda: una lotta di potere o un vero sex-gate?
Vicenda le cui ragioni, al termine del weekend del Bahrain (trionfale per la Red Bull) sono emerse, visto che dopo il GP Jos Verstappen, il papà del tre volte campione del mondo olandese, ha rilasciato dichiarazioni che non hanno lasciato spazio ad interpretazioni. In Red Bull è in atto una vera e propria guerra di potere per estromettere Christian Horner dal suo ruolo, con Jos che ha addirittura bollato l'austriaco come un "pericolo" per il team e per la sua sopravvivenza. Parole dure a cui è seguita un’accesa discussione tra i due nel paddock, "sanata" da una stretta di mano a favor di telecamera.
"C’è tensione nel team finché Horner rimane nella sua posizione. La squadra rischia di essere disgregata. Non può andare avanti così. Tutto esploderà. Fa la vittima, quando è lui a causare i problemi”, aveva dichiarato Jos.
Parole fortissime, ma importanti e dell'elevato peso specifico, data l'enorme influenza che Max Verstappen ha ed esercita a pieno titolo nella squadra. Parole che, dato il muro contro muro tra le parti, potrebbero mettere in dubbio la sua permaneza a Milton Keynes visto che, malgrado gli straordinari risultati che sta ottenendo, queste tensioni e lotte interne potrebbero spingere il campione del mondo in carica a guardarsi intorno.
Nel farlo, potrebbe ascoltate le sirene Mercedes, visto che lo stesso Jos Verstappen è stato visto dialogare a lungo, nel dopo gara, con Toto Wolff, team principal del team di Brackley alla ricerca del sostituto di Lewis Hamilton nel 2025.
E proprio questo scenario, che un mese fa sarebbe stato etichetto come ‘fantamercato’, trova diversi conferme, specie quelle dalla testata inglese "RacingNews365", per cui Max Verstappen sarebbe in cima alla lista del boss della Stella per rimpiazzare il sette volte campione del mondo. Uno scenario che, oltre al dialogo tra Verstappen Sr. e Toto Wolff sopra citato, trova conferma anche nelle parole di Roberto Chinchero su "Motorsport.com", secondo cui l'entourage di Max avrebbe avuto una cena, in un noto hotel di Manama, con i vertici della Mercedes.
"I rumors sono molti, alcuni dei quali accompagnati anche da informazioni, come una cena che si sarebbe tenuta venerdì sera all’Hotel Four Seasons di Manama con al tavolo Wolff, Jos Verstappen e Raymond Vermeulen, manager che segue Max. I tre si parlarono nell’estate 2014, quando i risultati ottenuti dall’allora sedicenne Verstappen scatenarono grande interesse. Ci fu un confronto al rialzo tra Wolff e Marko, e a spuntarla fu il consulente della Red Bull".
Foto copertina twitter.com
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