Ferrari, in Giappone la prova del nove per la SF-24. Clear: «A Suzuka capiremo molte cose»
17/03/2024 14:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

La Ferrari è la seconda forza in campo: questo è l'oggettivo verdetto della pista dopo le prime due trasferte stagionali disputate per il Cavallino e le non poche sfortune (tecniche e non) che si sono registrate tra Sakhir e Jeddah. Un dato positivo, se si osserva quella che era lo stato di forma della Rossa all'inizio, ma anche al termine, della passata stagione dove varie volte team come McLaren o Mercedes rappresentavano serie minacce. Un dato che, di fatto, certifica il passo in avanti compiuto dalla Scuderia nel corso della pausa invernale.

Un passo in avanti che, ad oggi, ha riportato il team italiano a recitare il ruolo di prima sfidante della Red Bull ma che, ancora una volta, non sembra sufficiente a candidarsi come seria sfidante nei confronti del team di Milton Keynes né per la conquista del titolo mondiale né, ad oggi, per la conquista di una vittoria di tappa, visto che il gap sul giro (in configurazione di gara) si attesa ancora intorno al mezzo secondo: molto nel mondo della F1 attuale.

Una realtà dei fatti che, malgrado una classifica indistruttibilmente chiara, lascia la Rossa ancora perplessa in merito quello che è il reale valore della SF-24 e la sua reale capacità di aver superato i problemi riscontrati per tutto il 2023: su tutti gestione delle gomme e sensibilità al vento laterale. Un reale valore che i tecnici del Cavallino contano di costatare in occasione del GP del Giappone, a inizio aprile a Suzuka: una delle piste più attese e capace di mettere in luce i piloti veri e le macchine veloci, in attesa della seconda "prova del nove" in occasione del GP di Spagna, il 23 giugno.

Gara nipponica che arriva al momento giusto per la Scuderia, perché solo una pista molto esigente sulle gomme permetterà ai tecnici di capire se ha la monoposto ha finalmente risolto i problemi di degrado gomma. Una situazione che è stata spiegata da Jock Clear, capo della Ferrari Driver Academy, che si è detto convinto di quanto il Gran Premio del Giappone dirà molto alla Ferrari sulla bontà della vettura.

"Per come è strutturato il calendario di quest’anno, credo che dopo quattro gare avremo un’idea abbastanza precisa. Suzuka è un circuito eccezionale per misurare una vettura. Su quel tipo di circuito, scopriremo molte cose“.

Un verdetto atteso che, malgrado tutto, non oscurerà quelli che sono gli innegabili progressi compiuti dalla compagine diretta da Frédéric Vasseur e che Clear ha evidenziato: potenza della PU, downforce, agilità e facilità di guida.

"La SF-24 è migliore come downforce, potenza, leggerezza e guidabilità. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, si è trattato di un grande passo avanti compiuto in inverno: entrambi i piloti sono molto più a loro agio con la vettura e con la maggiore prevedibilità, e ora non sono più spaventati quando sono dietro a qualcuno e le condizioni del vento cambiano".

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Foto copertina www.ferrari.com


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