Se la vittoria della Ferrari di ieri sembrava un sogno, dovuto all'orario del Gran Premio, i quotidiani di oggi hanno invece confermato che è tutto vero. Sarà complice l'assenza del calcio, ma le prime pagine delle principali testate sportive (e non solo) parlavano del trionfo della Rossa, celebrando in ugual modo i piloti e il team principal, tutti artefici di questo ritorno al podio tanto desiderato, e rimarcando il coraggio e la forza dello spagnolo nel rialzarsi dopo il "licenziamento" e l'operazione all'addome.
"Sainz, l’uomo del sottosopra a sconvolgere gli equilibri, il vero anti-Verstappen: dal maggio del 2023 è stato l’unico capace di battere due volte Max, messo k.o. da un guasto nella zona dei freni. Non si fermava dal Gp d’Australia del 2022, coincidenze forse. Dietro alla doppietta della Ferrari (l’ultima due anni fa in Bahrein ma con Leclerc davanti) invece non c’è casualità. Bisognava sfruttare l’occasione, l’assenza del fenomeno", scrive Daniele Sparisci al Corriere della Sera. "Nel 2025 lo spagnolo lascerà Maranello per far posto a Hamilton — altro fine settimana horror — culminato con un ritiro per un cedimento del motore. Anche questa è una scelta consapevole di chi comanda a Maranello. Mai una polemica, mai una parola fuori posto, anche se la botta è stata forte. [...] Sul piano emotivo e professionale, Sainz si è ritrovato senza sedile e con una capacità negoziale ridotta, in balia degli eventi, costretto a trattare anche con team di fascia medio-bassa pur di restare in F1. Ma non è uno che si piange addosso, è abituato alla disciplina e a lottare. E chissà che il terzo successo in carriera non gli riapra le porte della Red Bull, squassata dalle lotte interne e a corto di sostituti da affiancare al numero uno (ammesso che resti), perché ieri si è capito: senza Max non c’è festa. [...] Ecco perché Leclerc lo ha sempre sofferto: in Australia come a Singapore, Charles ha perso l’occasione con pessime qualifiche, poi in gara non ha avuto il ritmo dell’altro. «Complimenti a lui, avrei dovuto fare meglio io». Non vince dal luglio del 2022, gli brucia e tanto. Sta a lui rimediare, la macchina ora va, e altre chance arriveranno".
Mario Salvini, opinionista per la Gazzetta dello Sport, ha invece voluto sottolineare il duro lavoro del numero 55, che è sempre stato molto sottovalutato: "Carlito non ha mai avuto quanto è sempre stato convinto di meritare. Cento volte glielo abbiamo letto in faccia, in tutte
queste stagioni. Ma non glielo abbiamo mai sentito dire: nessuna parola giù di posto, non una polemica. Anche quando, il 2 febbraio 2024, il mondo ha saputo che sulla sua macchina nel 2025 si accomoderà Lewis Hamilton. E dunque lui per quel campionato un’auto non ce l’ha. È stato in quel giorno che si è avuta l’esatta percezione di come la sua stagione 2024 sarebbe potuta diventare un romanzo. Ieri Carlos ha tolto il condizionale".
Foto copertina x.com
Leggi anche: Doppietta Ferrari con un eroico Sainz a Melbourne, Verstappen ko: le pagelle del GP
Leggi anche: Andretti sulla Ferrari: «Melbourne non un caso isolato. Charles e Carlos da mondiale»